Nave caserma a Barcellona Gnv “taglia” Porto Torres
di Claudio Zoccheddu
Il referendum di domenica: la Rhapsody ora ospita gli agenti della Guardia Civil Salta una corsa, per i passeggeri diretti a Genova soluzioni alternative o rimborso
28 settembre 2017
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SASSARI. Un collegamento cancellato tra Porto Torres e Genova, due navi ormeggiate nel porto di Barcellona e utilizzate come caserme galleggianti per gli agenti della Guardia civil che, domenica, dovranno operare nella capitale catalana durante il referendum sull’indipendenza dalla Spagna. L’ennesimo problema per i viaggiatori sardi questa volta è legato a doppia mandata con il futuro della Catalogna e la sua eco ha avuto grande risalto sul web provocando l’indignazione dei sardi, preoccupati soprattutto per la “spalla” offerta da Gnv e Moby alla manovre del Governo spagnolo.
La notizia della cancellazione della tratta ha fatto il paio con le foto diffuse dai portuali di Barcellona che avevano immortalato la Rhapsody di Grandi Navi Veloci (Gnv) e la Moby Dada ormeggiate proprio a Barcellona e ormai trasformate in due pratiche caserme in affitto utili per ogni evenienza. Anche per impedire la consultazione referendaria che porterebbe la Catalogna verso l’autonomia.
Mentre il traghetto Rhapsody ospiterebbe migliaia di agenti della Guardia civil, i passeggeri sardi sono invece rimasti a terra dopo aver scoperto, due giorni fa, che la nave in cui si sarebbero dovuti imbarcare non era più disponibile. Grandi navi veloci ieri ha diffuso un comunicato che spiega, parzialmente, la situazione: «Confermando la costante attenzione alle necessità dei propri clienti – scrivono dalla compagnia –, Gnv si è impegnata ad avvisare tempestivamente i propri passeggeri del cambio operativo che ha interessato la rotta Porto Torres - Genova, mettendo inoltre a disposizione dei clienti la riprotezione con due diversi vettori, oltre alla possibilità di rimborso totale del biglietto. Il nostro Contact center è a disposizione dei passeggeri per qualsiasi necessità al numero 0102094591 o via mail booking@gnv.com. Ci scusiamo per il disagio».
Nessun informazione ufficiale, invece, sul motivo che ha portato Grandi navi veloci a cancellare il viaggio previsto per oggi. I responsabili si sono limitati a confermare il “Cambio operativo” senza fornire indicazioni sul motivo che ha generato la soppressione. Un tassello che riscalda le polemiche sui trasporti, sempre attualissime nell’isola, con una cancellazione che ha il sapore della beffa, soprattutto se l’affitto della nave da parte della autorità statali spagnole fosse confermato.
La notizia della cancellazione della tratta ha fatto il paio con le foto diffuse dai portuali di Barcellona che avevano immortalato la Rhapsody di Grandi Navi Veloci (Gnv) e la Moby Dada ormeggiate proprio a Barcellona e ormai trasformate in due pratiche caserme in affitto utili per ogni evenienza. Anche per impedire la consultazione referendaria che porterebbe la Catalogna verso l’autonomia.
Mentre il traghetto Rhapsody ospiterebbe migliaia di agenti della Guardia civil, i passeggeri sardi sono invece rimasti a terra dopo aver scoperto, due giorni fa, che la nave in cui si sarebbero dovuti imbarcare non era più disponibile. Grandi navi veloci ieri ha diffuso un comunicato che spiega, parzialmente, la situazione: «Confermando la costante attenzione alle necessità dei propri clienti – scrivono dalla compagnia –, Gnv si è impegnata ad avvisare tempestivamente i propri passeggeri del cambio operativo che ha interessato la rotta Porto Torres - Genova, mettendo inoltre a disposizione dei clienti la riprotezione con due diversi vettori, oltre alla possibilità di rimborso totale del biglietto. Il nostro Contact center è a disposizione dei passeggeri per qualsiasi necessità al numero 0102094591 o via mail booking@gnv.com. Ci scusiamo per il disagio».
Nessun informazione ufficiale, invece, sul motivo che ha portato Grandi navi veloci a cancellare il viaggio previsto per oggi. I responsabili si sono limitati a confermare il “Cambio operativo” senza fornire indicazioni sul motivo che ha generato la soppressione. Un tassello che riscalda le polemiche sui trasporti, sempre attualissime nell’isola, con una cancellazione che ha il sapore della beffa, soprattutto se l’affitto della nave da parte della autorità statali spagnole fosse confermato.
