La Nuova Sardegna

Sanità, valanga di emendamenti

Sanità, valanga di emendamenti

Il record: 870 sono quelli presentati soltanto da Edoardo Tocco di Forza Italia

29 settembre 2017
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CAGLIARI. Il recordman degli emendamenti sarà lui: Edoardo Tocco, Forza Italia, vicepresidente della commissione sanità del Consiglio regionale. In queste ore ha firmato e depositato oltre 870 richieste di possibili correzioni alla riorganizzazione degli ospedali proposta dalla giunta e dalla maggioranza di centrosinistra. «Ho scritto di tutto e tutto il possibile – ha fatto sapere – perché devo riuscire a fermare quella che sarà una legge capestro per la Sardegna». Non ci riuscirà, la coalizione al governo, finora si è dimostrata abbastanza compatta, ma Tocco non vuole lasciare nulla d’intentato. «Il mio – aggiunge – non sarà ostruzionismo. Ogni emendamento presentato ha un suo perché e sono anche sicuro che con qualcuno potrei riuscire a far breccia nel centrosinistra, dove gli scontenti, nonostante le apparenze, sono ancora molti». Il possibile travaso dei voti, semmai con la copertura del voto segreto, è invece proprio il rischio che la maggioranza non vuole correre. Anche alla vigilia della scadenza per il deposito degli emendamenti, oggi alle 10, c’è stata una nuova riunione tecnica molto ristretta nelle stanze dell’assessorato alla sanità. Pare che sia stato raggiunto un accordo blindato sulle correzioni alla bozza licenziata alcune settimane fa dalla commissione. Presentati dai due relatori di maggioranza, Raimondo Perra del Psi e Gigi Ruggeri, Pd, gli emendamenti dovrebbero riguardare i piccoli ospedali, in particolare l’apertura del pronto soccorso H24 e il servizio di chirurgia generale sempre in attività, ma anche «affinare meglio – è scritto in un’anteprima – i servizi che saranno garantiti dalle singole strutture nei diversi territori». È stato confermato anche l’emendamento che darà ancora una possibilità al punto nascita di La Maddalena: resterà aperto fino a quando non entrerà a regime l’Azienda emergenza-urgenza e il sistema di trasferimento in piena sicurezza della madre e del nascituro dall’ospedale Merlo al Giovanni Paolo II di Olbia. Qualche correzione in più, come sollecitato dal Partito dei sardi, dovrebbe essere prevista anche per altri ospedali di base e di comunità. Il dibattito in Consiglio su ogni articolo della riforma – non è una legge ma un atto di programmazione che comunque dovrà essere approvato dal governo – comincerà martedì prossimo.

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