La Nuova Sardegna

Siccità, l’isola presenta il conto

Siccità, l’isola presenta il conto

La Giunta vota la delibera sui danni del settore ovicaprino per l’accesso al fondo 

29 settembre 2017
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CAGLIARI. La Sardegna ha fatto la conta dei danni subiti dal settore ovicaprino a causa della siccità (dal 50 al 70% per pascoli e produzioni foraggere) e si appresta a comunicarne l’ammontare al ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l’accesso alle provvidenze del fondo di solidarietà nazionale. Su proposta dell’assessore all’agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta regionale ha votato la declaratoria, da inviare al ministero, passaggio obbligato per avere gli aiuti dopo la richiesta di calamità naturale già avanzata a suo tempo per i danni causati dalla prolungata assenza di pioggia e dalle alte temperature di quest’anno. Con la delibera, la Giunta chiede al Mipaaf il riconoscimento, attraverso un provvedimento, del carattere di eccezionalità per la prolungata siccità. A beneficiarne saranno tutte le aziende sarde, anche a quelle non coperte da assicurazione.

«L’attività di accertamento in campo per la verifica dei danni agricoli – ha spiegato Caria – è già stata ultimata per quanto riguarda i pascoli e le produzioni foraggere delle aziende del comparto ovicaprino. Una volta incassato il via libera dal parte del Mipaaf e stornate le risorse finanziarie regionali dall’assessorato della programmazione verso Argea potremo procedere e accelerare su tutte le procedure per la partenza del bando e i successivi accrediti ai pastori dei 45milioni di euro stanziati per l’ovicaprino regionale. La legge che finanzia tali risorse infatti è entrata in vigore con la pubblicazione avvenuta sul Buras il 22 settembre».

La stessa richiesta di accesso al fondo di soldiarietà nazionale avverrà per le colture orticole, cerealicole, frutticole, viticole, olivicole, la produzione apistica e gli altri comparti della zootecnia, per i quali sono ancora in esecuzione le verifiche da parte di Argea Sardegna.

Gli aiuti possono arrivare come contributi in conto capitale per i danni alle produzioni e alle scorte aziendali; prestiti ad ammortamento quinquennale per le esigenze di esercizio dell'anno in cui si è verificato l'evento dannoso e per l'anno successivo. Possono essere inoltre prorogate per una sola volta e per non più di 24 mesi le scadenze delle rate delle operazioni di credito agrario di esercizio e di miglioramento e di credito ordinario effettuate dalle imprese agricole; può essere concesso l'esonero parziale, massimo 50%, del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i dipendenti, in scadenza nei dodici mesi successivi alla data in cui si è verificato l'evento. (a.palm.)

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