La Nuova Sardegna

«Chi contesta sempre è contro l’isola»

di Francesco G. Pinna
«Chi contesta sempre è contro l’isola»

Il presidente nazionale Boccia a Oristano per la prima riunione Centro e Nord Sardegna. Ruggiu subentra a Pier Luigi Pinna

30 settembre 2017
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ORISTANO. «Chi è contro l'industria è contro la Sardegna, perché l'occupazione generata dalle imprese riguarda tutti i sardi».

Non ha usato mezzi termini il presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia, chiudendo ieri sera a Oristano i lavori della prima assemblea generale aperta di Confindustria Centro e Nord Sardegna, nata dall’aggregazione di Confindustria Nord Sardegna e Confindustria Oristano. Bersaglio non dichiarato dal presidente degli industriali il fronte del no sempre pronto a contestare ogni iniziativa industriale e che, in questo momento, sta facendo le prove generali di mobilitazione contro il progetto di metanizzazione dell'isola. Sulla questione erano stati più espliciti prima di lui il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che ha manifestato la necessità di “affrontare con molta intelligenza e pazienza l’effetto Nimby”, e il presidente regionale di Confindustria, Alberto Scanu, che ha parlato esplicitamente di “ambientalisti a perimetro variabile”.

Fronte del No a parte, l’assemblea, ospitata in una chiesa sconsacrata del centro storico di Oristano, è stata l'occasione per un confronto tra le aspettative degli industriali dell’ex provincia di Olbia Tempio e delle province di Sassari e Oristano da una parte e le risposte della Regione Sardegna dall’altra.

Dalla parte di Confindustria è arrivato qualche riconoscimento all’operato della Giunta, per esempio per quanto riguarda la semplificazione delle procedure e il buon andamento delle ultime due annate turistiche. Pigliaru non si è limitato a ringraziare ma ha messo nero su bianco i meriti della sua Giunta ricordando, tanto per fare qualche esempio, i mille cantieri e i tremila posti di lavoro creati con i 250 milioni di euro messi a correre col Progetto Iscola, gli altri cento milioni di euro messi in campo per “le bellissime scuole del nuovo millennio” che creeranno altra occupazione, i 150 milioni dei bandi a sportello per il sostegno alle imprese, lo sblocco di cento milioni per le bonifiche fermi da tempo immemorabile e poi ancora il calo di due punti percentuali della disoccupazione, il successo dell’operazione Meridiana e le “ottime possibilità” di chiudere un accordo molto positivo con Eni per la chimica verde di Porto Torres.

«Ora però serve un masterplan per una dotazione infrastrutturale all’altezza degli obiettivi. Un piano che significherà lavoro e occupazione per questa bellissima isola», ha replicato Boccia citando Trump per la sua politica di rilancio dell’industria usando la leva energetica. L’assemblea di Oristano è stata anche l'occasione per il passaggio delle consegne dal sassarese Pier Luigi Pinna all’oristanese Giuseppe Ruggiu, che guiderà Confindustria Nord e Centro Sardegna fino alle elezioni del 2018. Ruggiu ha espresso soddisfazione per il buon risultato, non scontato, dell'aggregazione tra Confindustria Nord Sardegna e Confindustria Oristano e col conforto del presidente regionale Alberto Scanu ha annunciato che l’obiettivo adesso è quello di una “unica grande Confindustria regionale”.

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