La Nuova Sardegna

«Sullo Ius soli sto con Delrio, va approvato»

«Sullo Ius soli sto con Delrio, va approvato»

A Olbia il leader Pd ospite di Panorama: «È una battaglia morale da condurre entro la legislatura»

30 settembre 2017
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OLBIA. Franceschini sta con Delrio: lo Ius soli va approvato prima della fine della legislatura. «È una battaglia morale da condurre». Ieri il ministro ha passato una serata tutta sarda che si è conclusa a Castelsardo con l’inaugurazione del nuovo museo del borgo. Ma la prima tappa del breve tour isolano è stata a Olbia, dove ha partecipato all’evento “Panorama d’Italia”. Franceschini, incalzato dalle domande del direttore del settimanale Mondadori, Giorgio Mulè, ha parlato di tutto. Dal suo nuovo libro al capitolo Sardegna, ma, trattandosi di uno degli esponenti principali del Pd, la politica nazionale l’ha fatta da protagonista. A partire dal tanto dibattuto Ius soli. Tema su cui il ministro non ha mostrato tentennamenti. «Si deve approvare prima della fine della legislatura. È una battaglia morale da condurre». In prima fila il deputato Gian Piero Scanu annuisce soddisfatto. Sulle alleanze si dice pronto a un grande centrosinistra in cui ci possa essere spazio sia per Pisapia che per Alfano. «Io speravo che la destra italiana tracciasse una linea netta tra moderati e populisti, come succede in Germania e in Francia. Non è accaduto. Visto che si va verso una destra unita è inevitabile che anche il centrosinistra si ricomponga». Anche Franceschini come Massimo D’Alema vede però una tornata elettorale che rischia di restare senza un vincitore. «È uno scenario possibile. C’era una legge elettorale che avrebbe garantito una maggioranza, ma ora con tre poli sarà difficile. Vedremo, ma quel che è certo non lasceremo il Paese senza governo». Sul rapporto con Renzi taglia corto. «Il Pd è un partito in cui si discute».

Nella chiacchierata con Mulè nella biblioteca civica di Olbia si parla anche del suo nuovo libro, il quinto della sua carriera, “Disadorna e altre storie”. «Scrivere è una passione, lo faccio nei ritagli di tempo: in treno, in aereo, al mattino presto. Non c’è niente di politico, sono una serie di racconti». Uno di questi è ambientato tra Usini e Golfo Aranci. La Sardegna, d’altronde, ha un ruolo importante nella sua vita. «La mia base nell’isola è Usini, il paese di mia moglie, un luogo con grandi potenzialità: penso al vino Cagnulari e alla campagna». Ma nella sua Sardegna ci sono anche altri posti del cuore. «Mi piacciono moltissimo Bosa, col suo porto canale, e la spiaggia di Porto Ferro, ma fare un elenco delle bellezze dell’isola è davvero difficile». (al.pi.)



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