La Nuova Sardegna

Cittadinanza digitale, entro il 2018 banda larga in tutti i paesi dell'interno

Cittadinanza digitale, entro il 2018 banda larga in tutti i paesi dell'interno

L'annuncio dell’assessore regionale agli Affari generali Filippo Spanu

01 ottobre 2017
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CAGLIARI. L'assessore degli Affari Generali Filippo Spanu è intervenuto alla prima Conferenza nazionale sul piano di diffusione della banda ultralarga organizzata, a Modena, dalla Regione Emilia Romagna nell'ambito del festival "After-futuri digitali". L’esponente della giunta Pigliaru ha illustrato, nel corso di una tavola rotonda, il progetto ormai in fase avanzata per garantire a tutti i sardi il diritto alla piena cittadinanza digitale, «un diritto fondamentale da promuovere e tutelare». La Sardegna, che nel tempo ha rotto il suo isolamento con i cavi sottomarini del Consorzio Janna e ha poi creato la rete telematica regionale, è ora impegnata a completare entro il 2020 i lavori per la diffusione della fibra ottica in tutto il territorio con un investimento che ammonta a 143 milioni di euro. L'obiettivo è quello di assicurare connessioni internet ad alta velocità a tutte le abitazioni, i siti pubblici (a partire dalle scuole), le attività produttive e di servizio, nelle aree urbane come nelle zone dell'interno.

«È un intervento di grandi dimensioni – ha sottolineato Spanu – nel quale il fattore tempo risulta essenziale. Per questo siamo impegnati a superare i numerosi ostacoli, specie quelli burocratici, per garantire entro i primi mesi del 2018 la piena operatività dei nuovi servizi di connettività nella maggior parte dei comuni dell'interno, in cui l'intervento dei privati non arriva e l’istituzione pubblica deve offrire le massime garanzie». Spanu ha poi ricordato quanto la banda ultra larga renda competitiva l’isola in vari ambiti.

«È anche grazie alla velocità della fibra ottica e alla capacità di calcolo che un progetto come quello di Luna Rossa avrà di nuovo Cagliari come base operativa per sperimentare i modelli per la costruzione del nuovo scafo; ed è grazie alla fibra che il radiotelescopio di San Basilio potrà continuare il suo prezioso lavoro nonostante l’insediamento in un'area dell'interno. Ma è prioritario per la Regione collegare al più presto anche tutte le aree produttive dell'interno e le piccole attività dell'agroalimentare legate all’export e dislocate nelle zone rurali». Infine l’assessore agli Affari generali, per ridurre i tempi di realizzazione delle nuove infrastrutture, ha sollecitato maggiore integrazione e velocità tra i soggetti in campo, a partire da Infratel, e gli enti che devono rilasciare le necessarie autorizzazioni.


 

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