La Nuova Sardegna

Paci: Finanziaria, non aumenteremo le tasse

Paci: Finanziaria, non aumenteremo le tasse

L’assessore al Bilancio: lasciamo 100 milioni in più a disposizione delle imprese e 130 per le famiglie

02 ottobre 2017
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CAGLIARI. Inizia ufficialmente il percorso della Finanziaria 2018. Una manovra, assicura la giunta, che non toccherà le tasse, che resteranno così le più basse d’Italia. Da domano cominceranno gli incontri fissati dall’assessore al Bilancio Raffaele Paci per condividere impostazione e linee generali della manovra. La tabella di marcia è serrata: l’obiettivo è riuscire ad approvare la legge nella prima metà di ottobre in giunta e in Consiglio entro dicembre, in modo da scongiurare il ricorso all’esercizio provvisorio. Martedì pomeriggio Paci incontrerà i capigruppo di maggioranza, mercoledì toccherà ai rappresentanti degli enti locali con Anci e Cal e ai sindacati, giovedì al partenariato economico.

L’obiettivo è una manovra che, non senza sacrificio, mantenga un elevato livello di spesa e quindi di servizi in tutti i settori, che continui a supportare il piano di rientro e gli investimenti della sanità ma che allo stesso tempo riesca a non aumentare le tasse. «Un grande sforzo per garantire ai cittadini sardi che le tasse non verranno toccate, nonostante siano le più basse rispetto a tutte le altre regioni – afferma Paci –. Con questa decisione stiamo di fatto lasciando 100 milioni di euro in più a disposizione delle imprese e 130 nelle tasche delle famiglie: tutti soldi che entrerebbero nelle casse della Regione se equiparassimo le aliquote Irap e Irpef alla media nazionale e ricordo inoltre che la Sardegna è l’unica regione dove non si paga il ticket, come confermiamo anche quest’anno». C'è poi la questione accantonamenti. «Un fardello – dice ancora Paci – nostre risorse che ci vengono trattenute dallo Stato, 684 milioni di euro all’anno, una cifra spropositata e ormai insostenibile come stiamo dicendo a gran voce nella nostra battaglia con lo Stato. Nei prossimi mesi, e comunque prima della approvazione finale della finanziaria 2018, questo nodo cruciale per il nostro futuro dovrà essere affrontato con scelte politiche adeguate se non dovessimo ottenere risposte positive alle proposte di intesa che da febbraio stiamo facendo al Governo».

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