La Nuova Sardegna

Vertenza accantonamenti, Pigliaru deciso: "Ora basta, problema ormai insostenibile"

Il presidente Francesco Pigliaru
Il presidente Francesco Pigliaru

Il presidente d'accordo con la proposta di Sabatini (Pd) di riunire il consiglio regionale a Roma

03 ottobre 2017
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CAGLIARI. «Gli accantonamenti costituiscono un problema maturato negli anni e cresciuto in modo insostenibile: su questo oggi noi alziamo sicuramente la voce e, se vogliamo andare avanti assieme, la Giunta sarà parte di un'azione da condurre con decisione». Così in Aula il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, dopo la proposta lanciata da Franco Sabatini di convocare una seduta dell'Assemblea sarda a Roma, sotto palazzo Chigi, per rappresentare al Governo una situazione «pesante».

«Qui nessuno ha paura - chiarisce il governatore rispondendo ai consiglieri dell'opposizione che accusano la Giunta di eccessiva timidezza - non si capisce quale paura bisognerebbe avere di alzare la voce o litigare col Governo. Non siamo assolutamente ricattabili». E poi: «È vero, ci saremmo aspettati una risposta più rapida dopo le nostre segnalazioni, una risposta che non arriva, ma ricordo che il nostro rapporto con lo Stato è fatto anche di pagine positive».

Pigliaru pensa «al Patto per la Sardegna», ma anche al fatto che «parliamo di metano in modo concreto, un'operazione che vale molte centinaia di milioni». Inoltre «per la prima volta abbiamo realizzato un dossier che misura i costi dell'insularità». Quanto all'incontro col presidente della Repubblica, «non abbiamo perso occasione - sottolinea il governatore sardo - di ricordare che il problema dell'insularità si risolve anche grazie a regole che ci diano la possibilità di spendere soldi per cose utili per noi».

In precedenza il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), intervenuto prima della discussione della riforma della rete ospedaliera aveva lanciato l'idea di un consiglio regionale da tenersi a Roma. «La questione accantonamenti è un problema che dura da tempo, dal 2012 al 2016 sono stati trattenuti dallo Stato 2 miliardi 644 milioni che diventeranno tre miliardi e 327 milioni nel 2017, il che equivale a più della metà di una manovra finanziaria - ha sottolineato Sabatini - so che anche ieri il presidente della Regione ha fatto presente la questione a Sergio Mattarella, non possiamo sopportare più il peso di trattenute di questa entità, altrimenti è inutile discutere di politiche dell'occupazione, garantire servizi alla sanità se lo Stato non ci trasferisce interamente le compartecipazioni».

Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, intervenuto subito dopo, si è detto d'accordo con la proposta di Sabatini.

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