La Nuova Sardegna

Premio Nobel per la fisica, a Lula il laboratorio in cui studiare le onde

di Gianni Bazzoni
L'ex miniera di Sos Enattos a Lula
L'ex miniera di Sos Enattos a Lula

Il progetto presentato dall’università di Sassari ha l’appoggio della Regione

05 ottobre 2017
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SASSARI. Guardare al Nobel per la Fisica, a quelle onde che generano sogni e pensare in grande. Specie se ci sono già accordi, progetti e i finanziamenti per muovere i primi passi. C’è tanto da fare - è vero - ma la strada sembra essere quella giusta.

Si chiama “Sar-Grav” il progetto che l’Università di Sassari - attraverso il rettore Massimo Carpinelli - sta portando avanti con l’Istituto Nazionale di Fisica nucleare e il sostegno della Regione. Scopo del progetto è la realizzazione a “Sos Enattos” di un’infrastruttura di ricerca per apparati dedicati all’osservazione di onde gravitazionali ed esperimenti di fisica fondamentale. Attualmente il sito di minerario di “Sos Enattos” - in territorio di Lula (Nuoro) è di proprietà dell’ Igea SpA, società della Regione che ha già dato ampia disponibilità ad ospitare l’infrastruttura di ricerca concedendo l’uso degli spazi necessari.

Non si tratta di un azzardo, ma di una scelta ragionata sulla quale la Regione sembra intenzionata a giocare una delle sfide più importanti della ricerca. Fa parte dei “lavori pubblici immateriali” citati dal presidente Francesco Pigliaru nel Patto per la Sardegna con i 30 milioni che dovranno essere destinati proprio alla ricerca di base. E un milione di euro è lo stanziamento per gli studi dell’Istituto nazionale di Fisica sulle onde gravitazionali di “Sos Enattos”.

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“Sos Enattos” è quindi uno dei migliori candidati per ospitare un interferometro di terza generazione.

Finora gli studi sono stati supportati con finanziamenti della Comunità Europea e in parte dall’Istituto nazionale di Fisica nucleare. C’è anche una seconda possibilità: il sito di Lula è ideale - nel caso che non venisse selezionato come idoneo dove posizionare il rivelatore di terza generazione - come laboratorio di preparazione e test di strumentazione per costruire l’interferometro finale. Per esempio, i test per l’attenuazione sismica e sulla sottrazione di rumore newtoniano, sulla criogenia a basso rumore ambientale reintrodotto beneficerebbero enormemente di un laboratorio a basso rumore.

Ma il rumore sismico estremamente basso rende il sito di “Sos Enattos” ideale anche per altri esperimenti che necessitano di spazi minori rispetto agli interferometri per onde gravitazionali. Il tunnel di un rivelatore per onde gravitazionali è lungo alcuni chilometri, mentre sia i test di apparati che quelli per vari esperimenti di fisica fondamentale - come quelli legati ai pendoli di torsione, sensori rotazionali, tipo l’esperimento Archimedes, fontane atomiche - possono beneficiare di un laboratorio equivalente a una grande sala sperimentale. Inoltre il sito è di notevole interesse anche per l’Ingv, che potrebbe installare una stazione sismica.

L’Università di Sassari si avvicina con decisione alle opportunità offerte dalla fisica sperimentale. Non è un caso se nei giorni scorsi, in occasione della “Notte dei ricercatori” celebrata in piazza Castello, uno dei momenti più affascinanti della serata è stato quello offerto da Fulvio Ricci, professore ordinario del raggruppamento di Fisica sperimentale all’Università di Roma-La Sapienza. Esperto di Gravitazione sperimentale e di sistemi di rivelazione di onde gravitazionali, autore di numerose pubblicazioni, il professor Ricci è stato il data analysis coordinator di Virgo (il rivelatore interfonico di onde gravitazionali di Cascina) e responsabile nazionale per Infn di questo esperimento internazionale.

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