La Nuova Sardegna

Il programma del sindaco copiato da quello di Pisticci

di Mauro Tedde
Il programma del sindaco copiato da quello di Pisticci

Il gruppo di minoranza accusa Enrico Lobino: «Cittadini presi in giro, si dimetta» L’opposizione scopre che nel documento sono rimasti riferimenti al paese lucano

06 ottobre 2017
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FLORINAS. Pisticci, paese del Materano la cui storia è costellata di tragedie a causa degli smottamenti, fa franare gli entusiasmi della nuova giunta comunale di un paese lontanissimo dalla Basilicata: Florinas. Il neo-sindaco Enrico Lobino viene infatti accusato dal gruppo di minoranza “Per Florinas” di aver fatto un copia e incolla delle linee programmatiche del suo mandato presentate in Consiglio utilizzando quelle del Comune lucano. Lo hanno constatato i consiglieri dell’opposizione, confrontando i due documenti. E scoprendo fra l’altro che anche il programma del Comune di Pisticci è a sua volta frutto di un copia-incolla da quelli di Fiesole e Budrio.

«Sentiamo l’obbligo morale ed istituzionale di rendere noto a tutta la popolazione florinese quanto emerso in occasione del Consiglio comunale dello scorso 18 settembre – scrivono i consiglieri di minoranza – e sarebbe superfluo evidenziare quanto tale documento rivesta un’importanza fondamentale, poiché contiene le azioni che la Giunta comunale intende realizzare durante il proprio mandato. Ciò richiede una profonda analisi del territorio che si amministra». E rilevano come già la nuova Giunta si sia avvalsa della proroga prevista per le amministrazioni di nuovo insediamento, sottoponendole al Consiglio a settembre anziché a luglio, «in contrasto con quanto ostentato durante la campagna elettorale, cioè la conoscenza assoluta delle problematiche del territorio e delle necessità dei cittadini».

«Tuttavia – scrivono –, concedendo tutte le attenuanti ad una macchina amministrativa che deve ancora essere tarata, si è mostrata tutta la comprensione che la circostanza richiedeva». Il punto sul quale la minoranza non sembra intenzionata a fare sconti è un altro: «Scoprire che le linee programmatiche illustrate in Consiglio sono state copiate integralmente da Pisticci, paese di 17.700 abitanti in provincia di Matera, in Basilicata, amministrato dal Movimento Cinque Stelle, ci ha lasciato basiti. La cosa grave non è tanto l’aver scoperto il clamoroso copia-incolla, peraltro eseguito in modo maldestro, giacché nelle conclusioni non si è neppure avuta l’accortezza di apportare la più elementare delle correzioni, ovvero sostituire “comunità pisticcese” con “florinese”; ma prendere coscienza che tutti i florinesi, in primis quelli che hanno riposto fiducia negli attuali amministratori, sono stati presi in giro».

La minoranza non ha negato l’imbarazzo nel dover far rilevare l’errore durante la seduta consiliare e nel richiedere la modifica. «Non si è neppure speso del tempo per adattare il programma di un altro paese. Crediamo sia legittimo e doveroso interrogarsi su come questa squadra di governo abbia intenzione di amministrare Florinas nei prossimi 5 anni. L’unico scopo era evidentemente quello di prendere possesso delle stanze, delle poltrone della Casa comunale e fare i caroselli con le auto dopo le elezioni, non certo quello di preoccuparsi del futuro della comunità ed amministrarla con legalità e trasparenza. Le linee programmatiche esposte non fanno il benché minimo riferimento a quanto promesso in campagna elettorale. Nessun cenno agli impianti sportivi, ad Abbanoa, al lavoro, allo sviluppo, niente di niente. E non poteva essere diversamente, considerata l’ispirazione ad una realtà distante anni luce da Florinas, non solo geograficamente». Il gruppo Per Florinas invita i florinesi a confrontare le linee programmatiche di Pisticci dello scorso anno, relative al periodo 2016-2021 e quelle presentate a Florinas il 18 settembre scorso. “Anche volendo prendere degli spunti, sarebbe bene guardare a realtà la cui economia, le cui risorse del territorio, le esigenze della popolazione abbiamo degli elementi in comune – spiegano – e all’indignazione suscitata da un simile gesto dovrebbe corrispondere una sola azione sensata e responsabile: le dimissioni».

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