La Nuova Sardegna

Pigliaru: la tecnologia per battere la dispersione

di Stefano Ambu
Pigliaru: la tecnologia per battere la dispersione

La scuola protagonista dell’ultimo evento di Sinnova: 7mila visitatori in 3 giorni Il governatore: il digitale parla il linguaggio dei giovani e offre nuove motivazioni

08 ottobre 2017
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CAGLIARI. Sette in italiano, otto in inglese, nove in coding. Le pagelle del 2030 potrebbero anche essere così, con la programmazione al computer inserita tra le materie chiave del programma scolastico. È quello che si comincia a capire dando una sbirciatina nel futuro nella terza e ultima giornata di Sinnova, la quinta edizione del salone dell'innovazione, ieri dedicata tutta al mondo della scuola e al progetto della Regione Tutti a Iscol@. Anche per combattere il nemico numero uno della scuola sarda: la dispersione. Tempo di bilanci per la manifestazione organizzata da Sardegna Ricerche: le visite nell'arco di tre giorni sono state 7mila, 2500 soltanto ieri. Centinaia di bambini e ragazzini dalla mattina alla Manifattura Tabacchi con maestri e prof per giocare, curiosare e imparare. E poi di sera gran finale con le sfide di retrogames, gara di videogiochi anni ’80-90. In mezzo tanti laboratori e isole tematiche dai nomi un po' curiosi: robotica educativa, aeromobili a pilotaggio remoto, inchiostro conduttivo, fabbricazione digitale, creatività urbana 3D. E naturalmente coding. Di mattina visita d'eccezione: il presidente della Regione Francesco Pigliaru. «Laboratori, tecnologie, giochi e sperimentazioni mostrano quanto stiamo facendo sul fronte della didattica nel nostro piano straordinario per la scuola. Se con Iscol@ diamo alle nostre bambine e bambini, ragazzi e ragazze, edifici scolastici accoglienti e sicuri, adatti agli insegnamenti di oggi, con Tutti a Iscol@ ci mettiamo dentro il software: è il nostro contributo perché possano avere una didattica adeguata ai tempi, che li metta nelle condizioni di competere con i migliori e dia loro strumenti efficaci per affrontare e costruire il futuro».

Gioco, ma non solo. «Il digitale – ancora Pigliaru – crea l’entusiasmo di cui abbiamo enorme bisogno per contrastare la dispersione scolastica: parla il linguaggio dei giovani e offre loro nuove motivazioni. Il nostro progetto sulla scuola è uno tra i più ricchi e articolati esistenti oggi in Italia sull’istruzione»». Presente anche l'assessore all'Istruzione Giuseppe Dessena. «Tra i nostri obiettivi c'è anche quello di migliorare l'apprendimento attraverso la tecnologia: i ragazzi sono appassionati e quella passione li riconcilia col piacere di andare a scuola, e questo deve essere il risultato». Soddisfatto il direttore scolastico regionale Francesco Feliziani: «Tutti a Iscol@ è un percorso che ha rafforzato il cammino intrapreso in passato con la dotazione tecnologica delle scuole: fare innovazione all'interno della scuola non è solo creare laboratori ma anche mettere i docenti nelle condizioni di poterli utilizzare». Buono il bilancio per il presidente di Sardegna Ricerche Giorgio Pisanu: «La scuola deve attrarre i ragazzi e per farlo deve stare al passo con i cambiamenti tecnologici della realtà quotidiana».

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