La Nuova Sardegna

La coop che gestisce Villa Piercy a Bolotana: collaboriamo con le università e le scuole

La coop che gestisce Villa Piercy a Bolotana: collaboriamo con le università e le scuole

Paolo Frau, assessore alla Cultura e verde pubblico del Comune di Cagliari, lo ha detto senza molti giri di parole. «In questo progetto bisogna coinvolgere le professionalità di cui già disponiamo....

09 ottobre 2017
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Paolo Frau, assessore alla Cultura e verde pubblico del Comune di Cagliari, lo ha detto senza molti giri di parole. «In questo progetto bisogna coinvolgere le professionalità di cui già disponiamo. Architetti del paesaggio, tecnici. Servono interventi strutturali, dobbiamo affidarci a chi sa come realizzarli». Se il progetto dei Giardini Storici di Sardegna sarà uno stimolo alla creazione di professionalità future, bisogna chiarire che ci sono già quelle presenti. Una prova ne è data dalla gestione del Parco di Badde Salighes, a Bolotana. Il gioiello voluto dall’ingegnere inglese Piercy è affidato alle cure della Passiflora Ambiente. Non è un caso che le sollecitazioni sull’importanza di creare collaborazioni con enti e fornire servizi, giunte da Emanuela Rosa-Clot, direttrice delle riviste Bell’Italia e Gardenia (che dedicherà ai Giardini storici di Sardegna un ampio servizio nel numero di novembre), abbiano suscitato la precisazione di Stefania Pisanu, della coop Passiflora. «Abbiamo attivato tirocini con le università per i crediti formativi. A Badde Salighes c’è un centro di educazione ambientale, lavoriamo con le scuole». Il parco fa capo all’Unione dei Comuni del Marghine, la coop paga le spese vive. Stefania è una botanica, le altre due socie sono una agronoma e una specializzata in gestione di orti e giardini. Professionalità già sul campo. In questo contesto, il ruolo di Forestas: l’assessore Argiolas ha ritagliato all’Agenzia regionale quello di supporto scientifico e di interconnessione tra i Giardini e le comunità. Mentre il direttore dell’Orto Botanico di Cagliari, Gianlugi Bacchetta, ha ricordato la disponibilità della Banca del germoplasma ad accogliere e cedere materiali. C’è, poi, tutto un discorso legato alla necessità di rendere operative strutture già esistenti. Nel parco di Monserrato, ad esempio, c’è un punto ristoro «che sarebbe importante attivare, costituisce un richiamo e una fonte di reddito», ha detto il sindaco Nicola Sanna. Per tornare a ciò che rappresenta i Giardini storici, è bene ricordare il legame tra le comunità che li ospitano e gli alberi che li rappresentano: l’Ulivo per il parco di Monserrato a Sassari, il Calocedro per Badde Salighes, il Castagno per Santu Lussurgiu, il Ficus magnolioides per Cagliari, gli agrumi per Milis, il Gelso per Laconi, il Pino per Caprera. (si.se.)

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