La Nuova Sardegna

Prove di unità a sinistra: siamo l’alternativa

di Alessandro Pirina
Prove di unità a sinistra: siamo l’alternativa

L’area progressista a confronto a Sassari. Gotor, Mdp: sì a un’alleanza contro le politiche neoliberiste

14 ottobre 2017
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SASSARI. Il popolo della sinistra risponde all’appello dei partiti per la costruzione di un cartello elettorale in vista delle politiche di primavera. O meglio, per usare le parole del segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, di una piattaforma capace di aggregare tutte le forze alternative alle destre, al Movimento 5 stelle, ma anche al Pd. Ieri a Sassari un’affollata platea di uomini e donne progressisti, tanti gli ex Ds, ha partecipato al dibattito sul cantiere della sinistra. Da Rifondazione al Pci, dai Rossomori ad Articolo 1, da Possibile a Sardigna libera. E poi il segretario regionale della Cgil, Michele Carrus, l’ex deputato Antonio Attili, gli ex assessori epoca Soru Massimo Dadea e Maria Antonietta Mongiu, l’urbanista Sandro Roggio. Presenti anche i consiglieri regionali Luca Pizzuto e Daniele Cocco, di Mdp Articolo 1, partito che in Sardegna è alleato del Pd nella giunta Pigliaru. Sul palco, insieme a Fratoianni, il senatore di Articolo 1, Miguel Gotor, e la deputata di Possibile, Beatrice Brignone, che ha sostituito l’annunciato Civati. In tutti gli interventi la necessità di unire le forze della sinistra vista la quasi certa approvazione del Rosatellum. «Questa legge elettorale ha l’obiettivo di dividere il più possibile le opposizioni e renderle più deboli – ha spiegato Gotor –. Avere previsto una soglia del 3 per cento autorizza molte forze a pensare di potercela fare da sole. Ecco perché è assolutamente necessario costituire una alleanza per la democrazia e per il lavoro che metta insieme tutte le nostre forze in modo unitario. C’è la necessità di dare vita a un soggetto che abbia discontinuità rispetto alla stagione di governo di questi ultimi anni, rispetto a un ciclo lungo di politiche neoliberiste».

Gotor propone però una moratoria sul passato. «Dobbiamo liberarci di un uso politico del passato di ognuno di noi». Fratoianni si dice d’accordo sulla moratoria «ma c’è un aspetto del passato su cui dobbiamo fare i conti. Se la sinistra è in crisi è perché viene percepita come corresponsabile di scelte che hanno peggiorato le condizioni di vita degli italiani. Ecco perché occorre mettere in campo una proposta coraggiosa. Tocca a noi dimostrare che c’è un’alternativa al quadro esistente e che è in sintonia con la maggior parte della popolazione. Noi ci dobbiamo candidare a cancellare il peggio che la politica ha prodotto, dal jobs act alla Buona scuola». «Di quello che fa Pisapia non interessa a nessuno – ha aggiunto Brignone –. Dobbiamo lasciare perdere il dibattito su nomi e formule e concentrarci sulla cose che vogliamo fare. A sinistra c’è una grande prateria che si fa sempre più esigua, perché la rabbia porta la gente a votare a destra. Ecco perché dobbiamo mettere insieme storie ed esperienze e occuparci dei tantissimi che oggi si trovano in difficoltà». Il dibattito, moderato dal giornalista Costantino Cossu, è stato aperto dal segretario regionale di Sinistra Italiana, Antonello Licheri. «Occorre un progetto che vada oltre le elezioni, un progetto di grande cambiamento».

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