La Nuova Sardegna

Sanità, il caso Mater Olbia in Consiglio

Sanità, il caso Mater Olbia in Consiglio

Martedì il dibattito in aula sarà sui posti letto assegnati alla sanità pubblica e a quella privata

14 ottobre 2017
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CAGLIARI. La settimana prossima, in un modo o nell’altro, il Consiglio dovrà approvare il piano di riorganizzazione degli ospedali, per po inviarlo al ministero della salute per il visto finale. È ancora presto solo ipotizzare se il centrosinistra arriverà all’appuntamento decisivo compatto o in ordine sparso. I segnali sono ancora incerti soprattutto dopo l’ultima votazione, giovedì, in cui la maggioranza è andata sotto sull’emendamento che ha rinviato il voto definitivo sull’assegnazione del primo livello rinforzato o del secondo livello, il massimo previsto, all’ospedale San Francesco di Nuoro. Così a finire nel limbo, nonostante il Consiglio abbia già approvato la griglia degli ospedali, non c’è solo Lanusei, chiede il riconoscimento del primo livello, ma anche Nuoro. Ma visto che la settimana prossima l’Aula dovrà affrontare anche la mappatura dei posti letto, c’è all’orizzonte un altro problema per la maggioranza: il Mater Olbia. Dopo aver cambiato partner scientifico – dal Bambin Gesù al Gemelli – l’ospedale privato della Qatar Foundation ha chiesto e ottenuto dalla Regione più di una correzione delle specialità, ad esempio fra le nuove ci sarà anche radioterapia, per cui chiederà di essere accreditato nel sistema sanitario. Però sui tempi dell’inaugurazione del Mater c’è ancora qualche incertezza, nonostante le rassicurazioni della Fondazione Qatar, così il Pds ha presentato un emendamento che, in sostanza, è una sorta di paracadute. È questo: se entro il 2020 il Mater non dovesse aprire, i posti letto che gli erano stati assegnati dovranno essere ridistribuiti nel distretto della Gallura. Anche l’opposizione di centrodestra, con in testa l’Udc, ha presentato diversi emendamenti in cui chiede che «l’assessorato faccia chiarezza sull’ultima richiesta del Mater Olbia di modificare la mappa delle specializzazioni che saranno offerte dall’ospedale privato». Secondo la ricostruzione del centrodestra, la mappa dei posti letto all’esame del Consiglio regionale è ancora quella in cui il partner del Mater era il Bambin Gesù e non il Gemelli, e quindi «ora è indispensabile ricostruire nel dettaglio come sono stati ridistribuiti i posti letto fra sanità pubblica e privata». Sempre secondo alcuni partiti di minoranza sarà «indispensabile verificare anche quali sono stati i criteri scelti dall’assessorato nell’assegnare i posti letto fra ospedali pubblici e case di cura».

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