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La più diffusa è la varietà Bosana
L’olivo in Sardegna rappresental’1,7-1,8 % della superficie regionale, con una diffusione “a macchie di leopardo” e con zone di concentrazione consolidate come l’area vasta del Sassarese, Oliena,...
15 ottobre 2017
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L’olivo in Sardegna rappresenta
l’1,7-1,8 % della superficie regionale, con una diffusione “a macchie di leopardo” e con zone di concentrazione consolidate come l’area vasta del Sassarese, Oliena, Parteolla, Montiferru, Linas. La superficie in produzione è pari a 39.075 ettari, di cui 1.660 da mensa, le aziende sono oltre 31mila; le piante sono oltre 6 milioni. La varietà più coltivata è la Bosana, tipica del Sassarese; la Semidana è stata rivalutata da poco ed è presente specie nell’Oristanese. Ci sono poi Pizz’e Carroga, Terza Grande (Villacidro, Paulilatino Gonnosfanadiga), Tonda di Cagliari, Nera di Gonnos (Guspinese- Villacidrese) e Olia Niedda (Oliena, molto usata per le confetture). Presenti altre cultivar minori.
l’1,7-1,8 % della superficie regionale, con una diffusione “a macchie di leopardo” e con zone di concentrazione consolidate come l’area vasta del Sassarese, Oliena, Parteolla, Montiferru, Linas. La superficie in produzione è pari a 39.075 ettari, di cui 1.660 da mensa, le aziende sono oltre 31mila; le piante sono oltre 6 milioni. La varietà più coltivata è la Bosana, tipica del Sassarese; la Semidana è stata rivalutata da poco ed è presente specie nell’Oristanese. Ci sono poi Pizz’e Carroga, Terza Grande (Villacidro, Paulilatino Gonnosfanadiga), Tonda di Cagliari, Nera di Gonnos (Guspinese- Villacidrese) e Olia Niedda (Oliena, molto usata per le confetture). Presenti altre cultivar minori.