La Nuova Sardegna

Sbarcati 34 algerini Domani vertice a Cagliari

di Claudio Zoccheddu
Sbarcati 34 algerini Domani vertice a Cagliari

Tutti giovani, sono arrivati di notte nelle coste del Sulcis a bordo di 3 imbarcazioni Summit tra prefetti, sindaci dei capoluoghi e Regione per stabilire una strategia

15 ottobre 2017
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SASSARI. Sono arrivati divisi in tre gruppetti. Prima 12, quando non era ancora scoccata la mezzanotte tra venerdì e sabato. Poi altri 14, questa volta intorno alle 2.30 del mattino di ieri. Infine gli ultimi 8, quando il sole era già alto. I 34 migranti fermati dalle forze dell’ordine subito dopo lo sbarco nelle coste del Sulcis sono tutti algerini e potrebbero essere inghiottiti dal buco nero che blocca le regole dell’accoglienza nell’isola. I 34 algerini sono stati infatti accompagnati al centro di accoglienza di Monastir che però potrebbero abbandonare molto presto qualora non presentassero una richiesta d’asilo. A quel punto perderebbero il diritto all’accoglienza e tornerebbero in strada con in tasca un ordine di espulsione da rispettare entro sette giorni, con mezzi propri, perché in Sardegna non esistono i centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) in cui dovrebbero essere detenuti in attesa di ritornare in Algeria.

La politica. Per provare a frenare gli sbarchi è scesa in campo la Regione. Dopo le richieste del presidente Francesco Pigliaru al ministro dell’Interno Marco Minniti, questa volta è toccato all’assessore regionale degli Affari generali, Filippo Spanu, provare a rassicurare l’opinione pubblica: «Seguiamo con attenzione e in stretto contatto con il ministero dell’Interno il preoccupante fenomeno del flusso migratorio dall’Algeria. In diverse occasioni il presidente Pigliaru ha segnalato al ministro Minniti la gravità della situazione e chiesto con forza che il Governo intensifichi il dialogo con le autorità algerine e percorra tutte le strade possibili per bloccare il flusso e dare corso ai rimpatri». L’ipotesi più probabile per tamponare l’emergenza è l’apertura di un Cpr nell’ex carcere di Macomer.

Il vertice. Domani i temi dell’accoglienza e dell’integrazione saranno trattati durante un incontro con la responsabile del dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione, Gerarda Pantalone, e messi nero su bianco in due protocolli d’intesa firmati da Francesco Pigliaru e Filippo Spanu con i prefetti, il presidente dell’Anci e i sindaci della quattro province storiche della Sardegna. Le idee sono le stesse di qualche tempo fa: favorire l’accoglienza diffusa e promuovere l’impegno di chi chiede protezione nelle attività definite “socialmente utili”.

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