La Nuova Sardegna

Irene Manca, diplomata con 97/100, studierà economia all’università Cattolica di Roma

Irene Manca, classe 1998: «Felice di poter andare a studiare in una università importante come la Cattolica. Spero un giorno di poter tornare in Sardegna a lavorare, per mettere a frutto le...

17 ottobre 2017
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Irene Manca, classe 1998: «Felice di poter andare a studiare in una università importante come la Cattolica. Spero un giorno di poter tornare in Sardegna a lavorare, per mettere a frutto le competenze acquisite». Una ragazza di Thiesi, una ragazza che vive il suo tempo, diplomata con profitto, e per la grande soddisfazione della sua famiglia, all'Istituto tecnico commerciale “Giovannino Musinu” del suo paese. Ottimi voti (97/100 la votazione ottenuta all'esame di maturità), un bel sorriso e un'occasione importante conquistata sui banchi di scuola: una borsa di studio per l'università Cattolica di Roma, “Economia per i Servizi”. L'opportunità è arrivata grazie alla Fondazione “Famiglia Serafino e Pina Pinna”, rappresentata da Giommaria Pinna dell'azienda casearia Fratelli Pinna Spa, in sinergia con il Rotary Club Sassari del presidente Luciano Cicu.

«Sarà un'esperienza unica, che ho visto diventare realtà sotto i miei occhi e ho colto con grande entusiasmo. Credo molto nel merito, e credo che sia necessario faticare per raggiungere gli obiettivi: accetto questa sfida, e voglio portarla sino in fondo – dice timida ma soddisfatta –. Ho studiato quel che mi piaceva, credo e spero che l'economia sia la mia strada. Occorre fare grandi sacrifici per ottenere quello che si vuole, e spesso non basta. Io mi sento onorata, sento la responsabilità di fare bene. Dovrò trasferirmi, lasciare la mia famiglia, ma potrò lavorare sul mio futuro».

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Giommaria Pinna: «La Fondazione che porta il nome della mia famiglia, grazie anche alla collaborazione del Rotary, ha scelto di puntare sui nostri giovani offrendo loro la possibilità di studiare, di costruire il loro futuro, di essere il domani della Sardegna. Crediamo molto in questo progetto, anche perché tanti dei ragazzi che hanno ottenuto la nostra borsa di studio oggi sono professionisti affermati che fanno il bene delle aziende per cui lavorano. Ha ragione Irene: investire sul futuro paga e ripaga». (gd)

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