La Nuova Sardegna

I migliori bovini dell’isola per la prima volta all’asta

di Barbara Mastino
I migliori bovini dell’isola per la prima volta all’asta

Evento innovativo per la zootecnia sarda voluto dagli allevatori Sassari-Gallura Capi di altissima genealogia provenienti dal nord Sardegna e dall’Oristanese

19 ottobre 2017
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OZIERI. Assoluta novità per la Sardegna, si svolgerà sabato a Ozieri l’Asta del bovino da carne, con 57 capi, 34 maschi tra tori, torelli e vitelli e 23 femmine (vacche, manze e vitelle), di altissima genealogia, provenienti dagli allevamenti sardi, 23 del Nord Sardegna e 2 dell’Oristanese. Esemplari di razze purissime - Charolaise (12 capi), Limousine (44) e Pezzata Rossa (1) - che, per la prima volta nella storia dell’isola, saranno messe in vendita in un’asta pubblica curata dalle associazioni degli allevatori davanti a un pubblico di compratori proveniente da ogni angolo della Sardegna.

L’evento si svolgerà dalle 11 nel quartiere fieristico di San Nicola, sede della Mostra Regionale del Bovino da Carne che si svolge ogni anno ad aprile e che il prossimo anno potrebbe assumere carattere nazionale. Si tratta di un forte auspicio, ma l’ultima parola sarà detta una volta conosciuti eventuali vincoli per la movimentazione degli animali.

L’iniziativa di sabato è promossa dalla Associazione Interprovinciale Allevatori Sassari-Gallura e dal Comune di Ozieri, con il patrocinio di Ismea e Laore, che hanno scelto Ozieri non solo per la sua posizione baricentrica ma anche perché qui ha sede il più grande polo fieristico del Nord Sardegna. Si tratta anche di un omaggio alla storia, perché a Ozieri alla fine dell’800 si svolgeva la più grande asta di bovini da latte dell’isola e da qui partiva gran parte dell’esportazione in paesi come la Francia (verso la quale la Sardegna, con Ozieri in testa, muoveva l’80 per cento dei capi di quella specie provenienti dall’Italia), come ha sottolineato ieri nella conferenza stampa di presentazione il sindaco Marco Murgia. Se già si pensa in un prossimo futuro di promuovere una simile iniziativa per i bovini da latte, l’Asta di sabato 21 è già una realtà, che, seppure organizzata in tre mesi – e quindi quasi un esperimento – promette numeri da record, lo si vede già dal catalogo (con foto) dei capi in mostra, come ha fatto notare il direttore Aipa Aldo Manunta.

Lo spessore nazionale sarà dato dalla presenza di un giudice proveniente dalla Sicilia, Giuseppe Cannizzaro, e del direttore dell’Associazione Nazionale Allevatori Emanuele Villa nelle vesti di battitore d’asta. Presenze che daranno lustro a un evento (a ingresso gratuito) che prelude a iniziative che avranno come fulcro Ozieri e che mirano a rilanciare il comparto bovino in Sardegna(per esempio dalla sinergia tra Comune e associazione allevatori potrebbero nascere altre proposte per utilizzare tutto l’anno il polo fieristico di San Nicola). Quello bovino è un settore che soffre, come tutto il sistema agro zootecnico, ma che ha accettato la sfida di promuoversi sabato a Ozieri per dimostrare che il comparto è vivo e che è pronto ad affrontare nuove sfide. Sfide per le quali avrà ovviamente bisogno di un sostegno, che però vuol dimostrare di meritare ampiamente. Un sentimento echeggiato nelle parole pronunciate in conferenza stampa dal presidente Ara, Michele Filigheddu, dal vicepreside Aipa, Michele Orecchioni, dal delegato Anacli, Vanni Tamponi, e dai due giovani allevatori di Osilo Marco e Roberto Cossu, vincitori della Fiera di Ozieri dello scorso anno.

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