La Nuova Sardegna

Caria replica all'Mps: "Il settore ovicaprino ha avuto una corsia preferenziale"

Pigliaru, Caria e Floris durante la manifestazione del 2 agosto a Cagliari
Pigliaru, Caria e Floris durante la manifestazione del 2 agosto a Cagliari

L'assessore all'agricoltura: "Stupisce il documento dei pastori, la Regione ha avviato uno sforzo senza precedenti"

20 ottobre 2017
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CAGLIARI. Giunge puntuale la risposta dell'assessore regionale all'agricoltura Pierluigi Caria dopo l'annuncio del Movimento Pastori sardi di una nuova manifestazione da tenere il 31 ottobre a Cagliari. "Stupisce leggere il comunicato del Movimento dei pastori sardi _ sottolinea l'esponente della giunta Pigliaru _ dove si dice che l’Assessorato dell’Agricoltura e tutti gli uffici mobilitati per venire incontro alle criticità del comparto non abbiano mantenuto gli impegni presi il 2 agosto. Stupisce che non ci si renda conto che il mondo ovicaprino ha avuto via preferenziale rispetto a quello dei bovini e del resto dell’agricoltura, colpiti anche loro dalla dura annata siccitosa e dalle altre calamità naturali che da gennaio non hanno risparmiato le campagne sarde. Su questi comparti è stato preso l’impegno di trovare 20milioni di euro a partire dalla prossima legge finanziaria o attraverso risorse reperite dai fondi nazionali. Stupisce che non ci si renda conto dell’enorme sforzo fatto. Per la prima volta, forse da trent’anni a questa parte, ha messo in moto provvedimenti a tempo di record con somme che non si vedevano da decenni".

“Nel giro di 70 giorni _ prosegue Caria _ abbiamo costruito tutto il piano per il finanziamento di 45milioni per il comparto ovicaprino: 13euro a capo di bestiame presente in azienda al 30 giugno 2017. In queste settimane abbiamo recuperato le risorse fra le maglie del bilancio, seguendo nel dettaglio ogni passaggio burocratico affinché non si perdesse tempo utile. Sono stati fatti tutti gli atti in Giunta e li abbiamo accompagnati per le discussioni in Commissione Attività produttive e poi in Consiglio regionale dove è stata approvata la legge lo scorso 14 settembre. Al governo sono stati inviati i provvedimenti e in particolare la richiesta di declaratoria per lo stato di calamità naturale. È notizia di ieri che la richiesta di declaratoria è alla firma del ministro Maurizio Martina".

"Poi sono stati predisposti i programmi informatici per raccogliere le domande di aiuto, riducendo all’osso la burocrazia. L’unica cosa che è stata chiesta ai pastori _ conclude Caria _ riguarda le fatture relative alle produzioni del latte nelle campagne 2015-2016 e 2016-2017. Un passaggio fondamentale per intervenire sul futuro del governo del mercato lattiero-caseario sardo. È infatti impensabile che ancora oggi non si conoscano i dati sulla reale produzione del latte. Ed è incredibile che i pastori non si rendano conto dell’importanza di questo passaggio: senza i numeri non si può fare programmazione e si rimarrà sempre ostaggio delle chiacchiere".

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