La Nuova Sardegna

Avanti con l’indipendenza della Sardegna, il Psd’Az pronto alla lotta

di Giusy Ferreli
Avanti con l’indipendenza della Sardegna, il Psd’Az pronto alla lotta

Si è concluso a Villagrande Strisaili il congresso del partito dei Quattro mori. Solinas: «I vecchi sistemi economici hanno fallito, bisogna trovare nuove strade»

23 ottobre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





VILLAGRANDE STRISAILI. Cosa rimane dell’intensa tre giorni del Partito sardo d’azione in Ogliastra, dal titolo “La nostra Sardegna, un progetto di governo e di speranza”? Rimane un confronto serrato tra quasi tutte le forze politiche isolane e un manifesto che vuole mettere al centro dell’agire politico l’interesse della Sardegna. E, soprattutto, rimane un dato politico che, anche in vista di future alleanze programmatiche ed elettorali, non potrà più essere ignorato dai partiti.

È stato il segretario nazionale del Psd’Az Cristian Solinas, al termine dell’assemblea di Villagrande Strisaili, a tracciare le linee guida di questo nuovo percorso politico. «L’indipendenza, che va sempre perseguita nel quadro della legalità, è un punto di arrivo per il popolo sardo. Per far questo – ha sottolineato Solinas – c’è bisogno di sviluppare la volontà di scelta del popolo sardo, a partire da quello che io considero l’aspetto più importante: la non dipendenza culturale ed economica della Sardegna».

Per raggiungere l’obbiettivo, sempre secondo il segretario dei Quattro mori, sarà necessario fare scelte precise.

«Vogliamo sviluppare una rete di alleanze con tutti quelli che non si sentono subalterni rispetto alla nazione italiana», ha precisato il segretario del Psd’Az che sabato mattina si è confrontato in una tavola rotonda con i segretari regionali e gli esponenti più in vista delle forze politiche proprio sul tema della rivendicazione di maggiori poteri.

L’aspetto dell’indipendenza economica e culturale è stato affrontato nelle due sessioni di approfondimento sviluppate tra sabato pomeriggio e ieri mattina a Villagrande con i contributi di diversi operatori culturali, intellettuali e imprenditori.

«I vecchi sistemi economici, i grandi piani di Rinascita hanno fallito – ha osservato il leader politico –. Quello che è rimasto è la desertificazione». Per il più antico partito della Sardegna bisogna invece ripartire dalla unicità e dalle peculiarità dell’isola.

«Il nostro petrolio – è la tesi del partito – è dato da quell’immenso patrimonio del saper fare e dalla nostra storia. Siamo la terra dei giganti di Monte Prama e dei 7000 nuraghi: dobbiamo mettere a sistema tutto questo e puntare sullo sviluppo economico dell’isola».

Per Christian Solinas l’assise, che si è svolta simbolicamente in un centro delle zone interne, non è un punto di arrivo ma di partenza.

«Non voglio tracciare oggi le conclusioni, perché vorrei farlo con tutte le altre forze sovraniste – ha sottolineato il segretario del partito – Ciò che la gente chiede alla politica è di avere risposte sui temi concreti».

L'impegno è quello di riportare nell'agenda politica i temi storici del sardismo. «A Villagrande abbiamo avviato il percorso per rendere possibile quello che potrebbe diventare il più bel progetto politico che i sardi abbiano mai avuto la ventura di esprimere», è stata la conclusione del segretario nazionale del Psd’Az.

Un ulteriore passo in avanti rispetto alla definizione di questo percorso sarà rappresentato da un'iniziativa in cui si cercheranno di definire i temi dell’economia e della fiscalità di vantaggio, a partire dalla zona franca e dall'individuazione degli strumenti destinati ad aumentare il reddito pro capite dei sardi.

L'iniziativa ogliastrina è servita, inoltre, a riportare l'attenzione sulla drammatica congiuntura internazionale che vede la Catalogna impegnata lungo la strada dell'indipendenza dallo Stato spagnolo. I sardisti, attraverso una mozione proposta dall'avvocato Lorenzo Palermo, hanno espresso solidarietà al popolo catalano e chiesto l'immediata scarcerazione di due tra i più popolari leader indipendentisti, Jordi Sánchez e Jordi Cuixart, posti sotto carcerazione preventiva da un tribunale spagnolo.
 

In Primo Piano
Il dossier

Intimidazioni agli amministratori: nell’isola casi aumentati del 20 per cento

di Andrea Massidda
Le nostre iniziative