La Nuova Sardegna

Bilancio della Sardegna da 7.7 miliardi, la metà alla sanità

Il presidente Pigliaru e l'assessore al bilancio Paci
Il presidente Pigliaru e l'assessore al bilancio Paci

Pigliaru: "La proposta è aperta a miglioramenti in consiglio regionale ma va approvata entro dicembre"

23 ottobre 2017
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CAGLIARI. La Manovra Finanziaria per il 2018 della Regione Sardegna è di 7,792 miliardi di euro, ma con le partite di giro, contabili e i mutui, arriva a quota 9,2 miliardi. Le entrate tributarie crescono del 2%, cioè da 126 milioni a 6,150 miliardi per 2017 e a 6,276 per il 2018. Circa la metà delle risorse andranno per la sanità, 3,488 miliardi rispetto ai 3,389 dello scorso anno, con un disavanzo stimato di 122 milioni nel 2018 e di 235 milioni nel 2017, mentre per il 2019 si conta di scendere a 50 milioni.

I dettagli del provvedimento già varato dalla Giunta, sono stati illustrati dal governatore Francesco Pigliaru e dall'assessore al Bilancio Raffaele Paci. Nella Manovra 2018 non ci sarà alcun aumento sulle tasse: l'Irap resta ferma al 2,93%, al di sotto dell'aliquota media delle altre Regioni che arriva al 3,9%: la differenza sono 100 mln che restano alle imprese, secondo la stima della Regione. L'Irpef è confermata all'1,23%, rispetto all'1,72% della media italiana e al 2,03 della Campania: in questo caso 130 milioni rimangono per le famiglie sarde.

Tra le voci principali vengono iscritti in bilancio, in attesa dell'accordo con lo Stato che si sta negoziando in queste settimane, i 684 milioni di accantonamenti, i 600 mln del fondo unico degli enti locali e i 72 mln del costo del Consiglio regionale, che potrà decidere come usare i 40 mln lasciati liberi da impegni (lo scorso anno erano 25 mln). Ad oggi il debito delle Sardegna è pari a circa un miliardo di euro rispetto al miliardo e 373 milioni dell'anno di avvio di questa legislatura, il 2014. Pigliaru ha sottolineato l'impegno della Giunta per approvare la Finanziaria nei tempi previsti, evitando così l'esercizio provvisorio, e ha lanciato un appello alla responsabilità di tutto il Consiglio.

«Non è una proposta blindata e sono sicuro che l'Aula interverrà con segnalazioni assolutamente migliorative - ha chiarito Pigliaru - sui tempi deciderà il Consiglio ma credo sia importante non disperdere l'opportunità di approvare la Manovra entro dicembre». «Se si andasse al varo ad aprile - ha spiegato l'assessore Paci - la macchina amministrativa partirebbe in forte difficoltà»

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