La Nuova Sardegna

Cpr a Macomer, la polemica si infiamma

di Stefano Ambu

Va avanti lo scontro tra maggioranza e opposizione in attesa del verdetto sull’ipotesi referendum

24 ottobre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. A infiammare la discussione sui migranti è in queste settimane la decisione di aprire a Macomer, nei locali dell’ex carcere, l’unico Cpr dell’isola. Il Centro di permanenza e rimpatri dovrebbe ospitare massimo 150 persone e per periodi molto brevi. Favorevole all’apertura è l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Succu, esponente del Partito dei Sardi. Che ha detto sì dopo avere ricevuto una serie di garanzie dalla Regione e soprattutto dal Governo: le ultime sono arrivate dalla responsabile del Dipartimento libertà civili e immigrazione Gerarda Pantalone, in occasione di un vertice a Cagliari. A parte la questione dei soggiorni brevi, è stato ribadito che il Centro sarà destinato prioritariamente ai migranti algerini che arrivano nell’isola attraverso sbarchi diretti e non programmati e non richiedono asilo politico. Una volta identificati dopo l’approdo nelle coste del Sulcis, gli algerini saranno accompagnati al Cpr di Macomer in attesa del rimpatrio. È questa, secondo la Regione, l’unica strada possibile per fermare gli sbarchi non autorizzati (1200 gli arrivi dall’inizio del 2017): fare in modo che chi non ha diritto a restare in Sardegna e quindi in Italia faccia ritorno a casa sua in tempi ridottissimi. Ma l’annuncio dell’apertura del Cpr a Macomer ha suscitato la vivace reazione dell’opposizione in consiglio comunale (esponenti di liste civiche, tutte di centrosinistra) e la nascita di un comitato di cittadini sostenuto da forze politiche di destra e di centrodestra: tutti dicono no alla decisione, considerata sbagliata anche per la distanza del capoluogo del Marghine da porti e aeroporti, e chiedono che si faccia un referendum consultivo per affidare il verdetto alla popolazione. Il sindaco Succu ha manifestato apertura e chiesto alla prefettura di verificare la possibilità di indire la consultazione. Ma il primo cittadino, nel frattempo, cerca di allontanare dubbi e paure, con il supporto della Regione. È l’assessore Spanu a sottolineare che gli algerini dovranno stare all’interno della struttura durante il periodo di permanenza nell’isola: non potranno circolare liberamente, come teme qualcuno. E la presenza del Cpr offrirà anche un’altra garanzia: nel territorio di Macomer non potranno essere aperti i Cas. i mega centri della prefettura.



In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini
Le nostre iniziative