La Nuova Sardegna

Demuro: sì a un’autonomia seria

Demuro: sì a un’autonomia seria

L’ex assessore: «La specialità è un valore: va sfruttata. Indipendenza? È vietata»

24 ottobre 2017
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SASSARI. «Finalmente si ricomincia a parlare di autonomia». Il costituzionalista Gianmario Demuro, fino a qualche mese fa assessore della giunta Pigliaru, guarda con interesse a quanto accaduto domenica in Lombardia e in Veneto. «Innanzitutto, è un referendum previsto dalla normativa costituzionale – precisa –. La regioni del Nord hanno sempre posto il problema dell’autonomia. Un principio che è alla base della nostra Costituzione. Ecco perché sono felice che si riprenda un discorso che si era interrotto con l’arrivo della crisi economica». In effetti, per tutti gli anni Novanta e il primo decennio del Duemila il federalismo è stato uno dei temi più dibattuti dalla politica, salvo poi arenarsi con l’inizio della recessione. «Purtroppo in questi anni abbiamo assistito a un forte accentramento di poteri. Ora invece anche grazie a questi referendum si ricomincia a parlare di autonomia. E di federalismo fiscale. Che però deve essere sempre inserito in un contesto di solidarietà nazionale. Nessuno può pensare di tenere per se le tasse, verrebbe meno la base dello Stato. In tutto il mondo ci sono un nord e un sud, aree più ricche e aree più povere. Ma stiamo attenti a non sottovalutare le richieste del Nord. Ha ragione Massimo Cacciari quando dice che esiste una “questione settentrionale”. Chi lavora non può tollerare che il frutto del suo lavoro venga troppo spesso sperperato. Un problema che ovviamente riguarda il Nord quanto il Sud, perché le risorse pubbliche vanno usate bene ovunque».

Nei due anni e mezzo al governo della Regione Demuro è stato testimone di un rapporto non sempre idilliaco tra Cagliari e Roma. «In questi anni l’autonomia ha sofferto per la crisi, oggi finalmente se ne può parlare perché c’è la ripresa. Ma l’autonomia deve essere seria ed efficiente. Per la Sardegna a Roma c’è un rispetto generale perché sanno di avere a che fare con persone serie. Ma soprattutto c’è una mal sopportazione delle Regioni a statuto ordinario nei confronti di quelle a statuto speciale. Il Veneto, per esempio, si trova tra il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige e vede gli effetti della specialità. Essere speciali è un valore, non dimentichiamocelo». Per Demuro, dunque, avanti con la autonomia, ma senza sfociare nella indipendenza. «È vietata dall’articolo 5 della Costituzione, il problema neanche si pone. Io sono per una autonomia responsabile e seria che, però, deve essere ancora realizzata». (al.pi.)

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