La Nuova Sardegna

Insulti sui social Fresu non si ferma: ecco la classifica

di Alessandro Pirina
Insulti sui social Fresu non si ferma: ecco la classifica

Il trombettista pubblica le offese più votate dai suoi fan. A scatenare i detrattori l’adesione allo sciopero della fame

25 ottobre 2017
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SASSARI. La confusa batte l’etero, mentre il ripetitivo non va oltre il terzo gradino del podio. Paolo Fresu ha reso nota la top 3 dei “migliori” insulti ricevuti dopo avere annunciato la sua adesione allo sciopero della fame a favore dello Ius soli. Ultima puntata di una saga iniziata non appena il trombettista si era detto pronto a digiunare pur di vedere approvata la legge che vede riconosciuta la cittadinanza italiana ai figli di stranieri nati in Italia. In pochi minuti la battaglia di civiltà di Fresu si era trasformata nella fiera dell’inciviltà. Sulla sua bacheca Facebook i contrari allo Ius soli si sono scatenati con offese ed epiteti irripetibili. Un campionario di bassezze che però non ha scomposto l’artista di Berchidda, che, al pari di altri personaggi come Gianni Morandi ed Enrico Mentana, ha deciso di rispondere con ironia agli insulti degli odiatori del web. Ma lo ha fatto in una maniera insolita, riunendo in un collage le 40 peggiori offese ricevute, con tanto di nome e cognome dell’autore e un titoletto per ognuno di loro e invitando i suoi fan - i tanti che non sono insorti per la sua adesione al digiuno - a scegliere la migliore. O forse la peggiore.

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Ad aggiudicarsi questo torneo dell’insulto a colpi di like è stata la “confusa”, com’è stata ribattezzata da Fresu nel collage, con il post «Fai schifo, non sei dardo». Ingiuria con refuso incorporato. Al secondo posto si è classificato l’uomo “etero” con un post cavernicolo omofobo e razzista. «Ma con l’orecchino alla parte sinistra non sarai mica un frocio vai affanculo tu e tutti questi porci». In terza posizione il “ripetitivo”. «A forza di suonare sei diventato suonato. Ma stai zitto stupido e pensa a suonare e metti da parte l’ideologia. Stupido».

«Complimenti ai vincitori e non ce ne vogliano gli esclusi che risultano indistintamente ex aequo ad libitum – ha scritto Fresu sulla sua pagina Facebook nell’annunciare la top 3 degli insulti –. Purtroppo non hanno potuto partecipare al concorso tutti quelli che hanno insultato dopo il 18 ottobre: ci dispiace...».

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Sì, perché ovviamente la corsa a insultare Fresu è continuata anche nei giorni successivi alla scelta di rispondere agli odiatori con una sorta di torneo dell’insulto. Una situazione che accomuna Fresu a molti personaggi che in queste settimane hanno aderito allo sciopero della fame a staffetta proposto dal senatore Luigi Manconi. Un lungo elenco che comprende decine di politici (Graziano Delrio, Rosi Bindi, Sergio Chiamparino) e personaggi della cultura (Daria Bignardi, Christian Raimo, Nada). Tra i sardi, oltre a Manconi, i deputati Gian Piero Scanu e Michele Piras, il senatore Luciano Uras, l’eurodeputato Renato Soru e il sindaco di Sassari Nicola Sanna. Ma l’adesione che ha creato più clamore è stata quella di Paolo Fresu, proprio per il modo in cui ha deciso di reagire all’inciviltà del web. Un mix di vendetta e ironia che, se gli ha fatto perdere per strada qualche fan, gliene ha fatto guadagnare tanti altri. Perché, come ha scritto ieri la sua estimatrice Alba Rosa Galleri sulla sua pagina Facebook, «Paolo Fresu è un grande, un orgoglio dardo!».

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