La Nuova Sardegna

derivati del pomodoro 

Stop al sugo cinese, ecco l’etichetta

Stop al sugo cinese, ecco l’etichetta

Per le salse e le conserve sarà obbligatorio indicare l’origine

25 ottobre 2017
1 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Arriva l’etichetta di origine per i derivati del pomodoro. Sulla confezione dovrà essere indicato il paese di coltivazione del pomodoro e quello di trasformazione. Una notizia attesa in Sardegna, dove seppur limitate, le produzioni sono di altissima qualità e rischiavano di essere messe a rischio dalla concorrenza sleale delle importazioni dalla Cina. Ad annunciare l’emanazione del decreto per l’etichetta d’origine per i derivati come conserve e concentrato di pomodoro, oltre che a sughi e salse che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro, è stato il ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina al Forum agroalimentare di Cernobbio promosso dalla Coldiretti. In Sardegna la coltivazione del pomodoro da industria era crollato: oggi si producono in media 320mila quintali con la coltivazione di circa 400 ettari (lo 0,55% rispetto ai 72.000 coltivati in tutta Italia) distribuiti tra il Medio Campidano e l’Oristanese, la metà rispetto a 25 anni (700 mila quintali)». Esultano il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e il direttore Luca Saba, che considerano l’etichetta una garanzia in più per i consumatori e un’occasione di sviluppo per la filiera sarda.

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative