La Nuova Sardegna

Areus, oggi la nomina 27 associazioni del 118 spingono per Delogu

CAGLIARI. Alla vigilia della nomina del manager che dovrà guidare l’Agenzia per le emergenze-urgenze, è stata annunciata per oggi dalla giunta, ventisette associazioni affiliate al 118 sono scese in...

27 ottobre 2017
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CAGLIARI. Alla vigilia della nomina del manager che dovrà guidare l’Agenzia per le emergenze-urgenze, è stata annunciata per oggi dalla giunta, ventisette associazioni affiliate al 118 sono scese in campo. Con un comunicato, si sono schierate a favore di uno dei due candidati ancora in corsa per la direzione generale dell’Areus: Piero Delogu. L’altro è Giorgio Lenzotti. «Sono bastati pochi mesi e sono quelli trascorsi da quando Delogu è alla guida operativa della centrale del Sud Sardegna del 118, per apprezzare il suo piano di riorganizzazione del servizio, compresa la formazione dei volontari». Con questo risultato: «Finalmente anche noi volontari viviamo una buona stagione. Siamo più motivati e abbiamo trovato un interlocutore con cui confrontarci. Interlocutore al quale, secondo la nostra esperienza, dev’essere affidata la direzione dell’Azienda Areus, per quanto ha dimostrato in questi mesi alla guida della Centrale operativa del Sud Sardegna». Oggi la giunta dovrebbe scegliere fra Delogu e Lenzotti, ma la discesa in campo delle associazioni potrebbe far pendere la bilancia a favore del primo. Intanto due giorni dopo il via libera del Consiglio regionale alla Rete ospedaliera c’è ancora uno strascico di polemiche e commenti. Per la Rete sarda in difesa della sanità pubblica, «la battaglia è appena cominciata contro una riforma che continua a essere inaccettabile e avrà effetti devastanti sul sistema sanitario». Sul piede di guerra anche Cgil, Cisl e Uil: «Sin dall’inizio quando c’era ancora solo la bozza della riorganizzazione – scrivono – ci sono stati licenziamenti nella sanità privata. Dopo l’approvazione della Rete, sarà ancora peggio per colpa di tagli lineari e dell’incertezza che è rimasta sul Mater Olbia. Non c’è una data sicura di apertura e anche il piano scientifico industriale non è stato chiarito». Sul fronte politico, il coordinatore regionale di Forza Italia ha criticato invece un «centrosinistra che ha avuto la sfrontatezza di chiamare la riforma un successo, mentre è evidente che è una sconfitta per la Sardegna e i sardi si accorgeranno presto di come il sistema salterà presto per aria». Di tutt’altro avviso il commento di Giuseppe Luigi Cucca, segretario regionale del Pd: «È stato fatto un grande lavoro di squadra. Tutte le istanze della società civili e dei sindaci sono state accolte».

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