La Nuova Sardegna

Benetutti primo comune a vendere energia elettrica

di Elena Corveddu
La firma per la cessione della rete dell'agro
La firma per la cessione della rete dell'agro

Con l’aiuto della Regione ha acquisito dall’Enel anche la rete dell’agro  Nel paese la produzione da fonti rinnovabili è 7 volte superiore al fabbisogno

27 ottobre 2017
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BENETUTTI. Benetutti guarda al futuro. Il centro del Goceano è il primo esempio di Smart community in Sardegna: reti elettriche intelligenti, produzione di energia da fonti rinnovabili, sistemi di accumulo e condivisione energetica. Ieri mattina, nella biblioteca comunale, la firma del sindaco Vincenzo Cosseddu, che alla presenza dell’assessore regionale all’industria Maria Grazia Piras, ha sottoscritto l’accordo preliminare con e-Distribuzione (società del gruppo Enel) per la cessione della parte di rete Enel gestita nel Comune del Goceano. Si tratta di uno dei pochi in Italia e in Europa di Smart community.

La cessione ha permesso al Comune di acquisire le porzioni di rete in bassa e media tensione presenti nelle campagne. Benetutti, che opera come azienda elettrica concessionaria di reti distributive, è quindi in una situazione ideale per la sperimentazione studiata dalla Regione, che si è posta tre obiettivi principali: promuovere l’autoconsumo istantaneo e la condivisione dell’energia, massimizzare il consumo locale dell’energia e abbattere i costi energetici per cittadini e imprese.

La Regione è intervenuta, attraverso diverse delibere approvate nel 2016, per consentire al Comune, che già deteneva la rete del centro abitato, di rilevare anche la titolarità dell'infrastruttura elettrica in agro, e di sviluppare un modello energetico basato sulla sperimentazione e la realizzazione di reti intelligenti e di sistemi di accumulo dell’energia, previste nel Piano energetico ambientale regionale 2015-2030.

Soddisfatto ed evidentemente emozionato il primo cittadino di Benetutti che ha ripercorso la storia della detenzione della distribuzione di energia elettrica iniziata nel 2000. «Già le precedenti amministrazioni avevano intrapreso i primi passi. Siamo partiti diciassette anni fa con una piccola centrale installata in un vecchio mulino ad acqua. Nel 2000 l’allora sindaco Giovanni Sini vide lo spiraglio di una prospettiva nuova. E poi Gianni Murineddu, in carica dal 2006 al 2016, ha aperto la partita. Oggi quindi iniziamo da qui: ponendo le basi per il progetto che, con la collaborazione fondamentale della Regione, si estenderà a tutta l’isola».

L’assessora all’industria Piras ha sottolineato il perfetto allineamento con quanto previsto dal Piano energetico, che punta a far diventare la Sardegna un modello europeo basato su sistemi per la gestione intelligente e l’uso efficiente dell’energia, come suggerito dalle buone prassi della sharing economy. «A Benetutti – ha ricordato – la gestione condivisa dell’energia può già essere una realtà. Nel paese, infatti, la produzione da fonti rinnovabili è quasi sette volte superiore rispetto al consumo. Oltre all’acquisizione delle reti in agro il Comune, grazie alle risorse del Programma operativo regionale 2014-2020, potrà ammodernare e rendere più efficienti le reti di distribuzione e programmare gli interventi per realizzare le cosiddette Smart Grid. Dallo sviluppo delle reti intelligenti, crediamo che possano trarne vantaggio anche le imprese e le start-up sarde che operano nell’Ict, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione che realizzano i sistemi di trasmissione, ricezione ed elaborazione di informazioni».

Presente anche Alfonso Damiano, docente di ingegneria elettrica all'università di Cagliari, e coordinatore del gruppo di ricerca di Energetica Elettrica: «Il sistema energetico sta cambiando. Emerge quindi la necessità di usare bene, e non di sfruttare – ha detto Damiano – l’energia elettrica e quindi gestirla in modo efficace». «Il mercato dell’energia – ha concluso l’assessora Piras – si sta modificando e offre enormi opportunità, purché lo si guardi da nuove prospettive».

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