La Nuova Sardegna

Il palestinese aggredito è sempre in coma

di Luciano Onnis
Il palestinese aggredito è sempre in coma

Cagliari, l’aggressore era stato già fermato 8 ore prima del pestaggio per guida senza patente

03 novembre 2017
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CAGLIARI. Sotto terapia intensiva nel reparto Rianimazione dell’ospedale Brotzu, Ehab Salman sta combattendo la sua battaglia per la vita. Lo studente universitario 26enne, palestinese con passaporto israeliano, picchiato selvaggiamente mercoledì mattina da un energumeno cagliaritano poi arrestato dai carabinieri (Marco De Agostini, 23 anni, piuttosto noto alle forze di polizia), è sempre in stato di coma e pertanto la prognosi rimane rigorosamente riservata.

I medici e il personale ospedaliero che lo hanno in cura non danno notizie sul quadro clinico rifugiandosi dietro la privacy. Solamente ai familiari del ragazzo, in arrivo dall’Israele, sarà riferita la situazione esatta.

Intanto proseguono le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari, diretti dal tenente colonnello Ivan Giorno e dal capitano Michele Cappa, per individuare gli altri quattro aggressori dello studente in Medicina e dei suoi tre amici, un collega di studio nuorese e due giovani dell’Ogliastra che lavorano in città. Dovrebbe essere questione di ore, perché anche loro sono stati ripresi dal sistema di video sorveglianza del bar Giardino di via Campania, mentre aggredivano e picchiavano senza alcun motivo Ehab Salman e i suoi amici. In particolare Marco De Agostini, adesso rinchiuso nel carcere mandamentale di Uta con l’accusa di lesioni gravi, è stato incastrato senza alcuna possibilità di equivoco dalla telecamera della videosorveglianza. Essendo un volto già noto alle forze di polizia per i suoi precedenti, De Agostini è stato rintracciato nella sua abitazione dopo poche ore dal pestaggio di cui si è reso responsabile e subito arrestato.

Sul conto di De Agostini sono emersi ieri altri particolari. Otto ore prima dell’aggressione agli universitari, martedì scorso alle 22,45, era stato fermato ad un posto di blocco dei carabinieri in città mentre guidava un’auto pur non avendo la patente, che non ha mai conseguito. Per lui una denuncia in stato di libertà, tale e quale a quella riportata, sempre da parte dei carabinieri, lo scorso 15 settembre ancora per guida senza patente.

I contorni dell’aggressione sono stati chiariti nei particolari dagli investigatori dell’Arma. Mercoledì mattina all’alba, Ehab e i suoi amici, di ritorno da una festa di laurea a Dolianova, si sono fermati al bar Giardino, vicino alla casa dello studente dove sono domiciliati il giovane palestinese e il collega nuorese, per una colazione prima di andare a dormire dopo la notte di festeggiamenti. Fuori dal locale sono stati apostrofati dai cinque cagliaritani, in particolare Ehab Salman, vestito elegantemente. «Sembri un pinguino», lo hanno deriso i provocatori. Il palestinese è stato difeso dai suoi tre amici e gli aggressori sono passati rapidamente ai calci e ai pugni. Ad avere la peggio è stato Ehab, che colpito al volto con un pugno è caduto all’indietro battendo la nuca sul marciapiede. Da quel momento è in coma.

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