La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Il 21 novembre è il giorno della prima sentenza per gli assalti ai portavalori. Ieri hanno parlato gli avvocati Margherita Baragliu, Beatrice Goddi e Angelo Merlini, il 14 novembre sono in programma gli interventi degli avvocati Rinaldo Lai e Giuseppe Luigi Cucca. L’udienza successiva, fissata per eventuali repliche, il gup Giovanni Massidda si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza che metterà fine al giudizio abbreviato per i cinque imputati rimasti fuori dal dibattimento principale, in corso davanti al tribunale. Sul capo dei presunti componenti la banda capeggiata dall’ex vicesindaco di Villagrande Giovanni Olianas pendono richieste di pena severissime, che il pm Danilo Tronci ha illustrato a conclusione di una requisitoria durata due intere mattinate in cui il sostituto procuratore della Dda ha esaminato uno per uno i colpi attribuiti agli imputati e le condotte conseguenti alla luce di conversazioni intercettate che a giudizio dell’accusa non si prestano ad equivoci e a interpretazioni alternative. Per Tronci la figura di riferimento, fra gli imputati sotto giudizio abbreviato, è Salvatore Toreddu Sanna (39 anni) di Orune, che deve rispondere di associazione a delinquere: per lui il magistrato ha chiesto la condanna a vent'anni di reclusione, una pena che senza lo sconto di un terzo legato al rito alternativo avrebbe raggiunto i 30 anni. Per Pietro Mereu (46 anni) di Nuoro il conto dell'accusa si ferma a 12 anni perché l'imputazione è di aver partecipato all'associazione che organizzava gli assalti, mentre Vittorio Fogu (45 anni) di Orune dev'essere condannato a 8 anni di carcere. Ancora: 6 anni di reclusione è la pena richiesta al giudice per Francesco Crisponi (37 anni) di Nuoro e 4 anni per Giovanni Francesco Bussu (62 anni) di Thiesi. Tra ottobre 2013 e il 19 marzo 2016 avrebbe organizzato una sequenza di colpi indirizzati sui furgoni portavalori e sulle compagnie private che curano il trasporto di denaro. (m.l)