La Nuova Sardegna

Docenti, la metà ha più di 54 anni

Docenti, la metà ha più di 54 anni

Lo studio della Flc-Cgil: i più anziani in Ogliastra. Gli under 44 sono appena il 20% 

10 novembre 2017
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SASSARI. Dietro la cattedra il ricambio generazionale non c’è: dei 21 mila 992 insegnanti sardi solo il 20%, pari a 3581 docenti, ha meno di 44 anni, e solo 271 di questi hanno meno di 34 anni. E i più anziani lavorano soprattutto in Ogliastra. È quanto emerge da un’indagine della Flc-Cgil regionale svolta sui dati anagrafici degli organici in servizio nell’anno scolastico 2016/2017 nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria. Al dato sugli insegnanti under 45 si aggiunge quello sugli over 54, che raggiungono invece una percentuale media regionale del 44,8% fino ad arrivare però, al 52,2 in Ogliastra, 51,7 nel Medio Campidano e 49,7 nel Sulcis. È invece Sassari a contare tra i suoi insegnanti la quota più elevata di under 44, il 21,1%, seguita da Oristano con il 19,1 e Cagliari e Olbia con circa il 17%. La Sardegna è la terza regione in Italia nella graduatoria degli insegnanti con età più elevata, superata solo dalla Calabria (51,6%) e dalla Basilicata (49,7). La media del Sud è 44,2%, mentre quella nazionale il 40. Dall’analisi della distribuzione degli insegnanti con più di 54 anni per ogni livello di istruzione, emerge che nelle scuole secondarie di primo e secondo grado si registrano le percentuali più elevate, rispettivamente il 45 e il 52%. Seppur minoritaria in ogni livello di istruzione la quota di insegnanti under 44 registra numeri più elevati nella scuola primaria. «Pur confermando una tendenza a livello regionale molto simile alle regioni del Sud – commenta il segretario Ivo Vacca – questi dati ci inducono a riflettere su quanto avverrà nei prossimi dieci anni, quando necessariamente si compirà il cambio generazione di quasi la metà del corpo docente». Ci sarà pertanto una necessità di nuovi insegnanti che abbiano i requisiti per le immissioni in ruolo, dal momento che già per l’anno scolastico in corso, dei 1300 posti disponibili (di cui oltre 500 erano legati ai pensionamenti) solo 700 sono stati effettivamente assunti: «Una situazione legata all’insufficienza del numero di docenti con i titoli richiesti, cioè iscritti alle Gae (graduatorie a esaurimento) o vincitori dell’ultimo concorso», spiega Ivo Vacca sottolineando la necessità che venga bandito entro il 2018 il concorso annunciato dal ministro dell’Istruzione Fedeli «proprio con l’obiettivo di colmare questo gap».

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