La Nuova Sardegna

Piano Sulcis, arrivano 600 milioni di euro

Piano Sulcis, arrivano 600 milioni di euro

Dalla Regione fondi per imprese, bonifiche, scuola e ricerca. Già appaltate una parte delle opere

14 novembre 2017
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CAGLIARI. Sono 600 milioni di euro le risorse messe a disposizione per il Piano Sulcis, un programma di interventi finalizzato a rilanciare la zona sud-occidentale della Sardegna. A breve ne arriveranno altri 100 milioni. La dotazione finanziaria pubblica è ripartita in cinque macro programmi: alle imprese andrà il 38% delle risorse, alle infrastrutture il 30%, alle bonifiche circa il 24%, mentre alla scuola e alla ricerca tecnologica sarà destinato il 7% delle risorse, per un totale di 72 interventi. È quanto si rileva dallo stato di attuazione redatto dal coordinamento del Piano Sulcis alla data del 31 ottobre.

Gli interventi, che vedono in qualità di soggetti attuatori le amministrazioni e i soggetti statali (Mise, Invitalia, Anas, Enea), la Regione, la Provincia, i Comuni e altre istituzioni, stanno agendo da leva per rilevanti investimenti privati. Le aziende, inoltre, investono notevoli risorse proprie nella messa in sicurezza e nella bonifica dell’area industriale di Portovesme, mentre alcune attività del Piano, come per esempio le vertenze industriali e la riforma del parco Geominerario, già portata a buon fine, assorbono un notevole impegno da parte del Coordinamento.

I singoli interventi. Nel Programma Imprese (267,2 milioni di euro) sono stati stipulati due contratti di sviluppo e un terzo contratto è in fase avanzata di definizione. È a regime la zona franca urbana di cui beneficiano oltre 4.300 micro e piccole imprese. I bandi conclusi di incentivazione di nuove iniziative e di piccole imprese esistenti hanno registrato 164 proposte, di cui 69 hanno già superato l’istruttoria. Su un precedente bando 12 proposte sono state finanziate e i contributi sono in erogazione, e anche nel 2017 sono stati emessi nuovi bandi. Di particolare importanza l’attivazione del contratto d’Investimento per progetti di maggiore dimensione (sino a 20 milioni di euro) che registra un buon numero di adesioni.

I programmi Scuola, Sviluppo competenze e Ricerca tecnologica (per complessivi 56 milioni di euro) sono a regime. Novità anche per le bonifiche. I programmi di risanamento delle aree minerarie ed ex Sardamag (oltre 164 milioni di euro) hanno cumulato ritardi negli anni scorsi, soprattutto a causa della messa in liquidazione di IGEA. Tuttavia, la rimessa in bonis della società e l’affidamento di alcuni progetti di bonifica ai comuni hanno consentito lo sblocco del programma. Significativa la conclusione della rimozione dei rifiuti pericolosi generati dalla demolizione della ex Sardamag.

Il programma infrastrutture, invece, registra 22 opere con appalti aggiudicati per un importo di circa 112 milioni di euro e 18 cantieri di dimensione medio-piccola in corso o conclusi. Devono essere ancora appaltate opere per circa 100 milioni di euro che riguardano l’interconnessione delle dighe e i porti di Sant’Antioco, Carloforte, Calasetta e Buggerru. Per queste opere è in corso la progettazione.



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