La Nuova Sardegna

In 70 anni elette 41 donne su 600

In 70 anni elette 41 donne su 600

In questa legislatura solo 4 consigliere, appena una in più delle regionali del 1949

19 novembre 2017
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SASSARI. Appena 41 donne contro un esercito di oltre 600 uomini. In quasi settant’anni di autonomia l’aula del Consiglio regionale ha avuto un tocco molto poco femminile. Un trend che agli inizi del Duemila era leggermente migliorato per poi riprecipitare nell’ultima legislatura. Nel 2014, infatti, i sardi hanno eletto al Consiglio solo 4 donne su 60: le dem Daniela Forma e Rossella Pinna, Anna Maria Busia del Centro democratico e Alessandra Zedda, di Forza Italia. Meno del 7 per cento del totale. Peggio hanno fatto solo calabresi e lucani. In questa legislatura appena una consigliera in più delle prime elezioni del 1949, quando riuscirono a entrare in aula le democristiane Pierina Falchi Delitala, riconfermata 5 volte, ed Eufemia Sechi, e la comunista Claudia Corona Lombardo, che in totale fece tre legislature. Il picco più basso l’isola lo raggiunse nel 1969 quando fu eletta solo la democristiana Elodia Macis. Il picco più altro nell’undicesima legislatura, nel 1994: a conquistare uno scranno in via Roma furono otto donne su 80 consiglieri, tra cui la forzista Claudia Lombardo, che poi nel 2009 sarebbe stata eletta prima - e per ora unica - presidente donna del Consiglio regionale. Otto su 85 le elette nel 2004, scese a 7 cinque anni dopo e crollate a 4 nella legislatura in corso. In giunta la situazione è più rosea, anche se rispetto all’inizio il presidente Francesco Pigliaru ha dovuto sacrificare una donna. Il primo governo Pigliaru contava 5 donne su 12 assessori: Elisabetta Falchi, Claudia Firino, Virginia Mura, Maria Grazia Piras e Donatella Spano. Oggi restano solo le ultime tre, più Barbara Argiolas subentrata a Francesco Morandi al Turismo, mentre i posti di Falchi e Firino sono stati occupati da due uomini: Caria all’Agricoltura e Dessena alla Cultura.

Ma la scarsa presenza femminile non è solo un problema che riguarda la Regione. In Parlamento la situazione è solo leggermente migliore. Su 19 deputati sardi, infatti, solo 5 sono donne: Caterina Pes, Romina Mura e Giovanna Sanna del Pd, Paola Pinna, eletta con il M5s e ora nei dem, e la grillina Emanuela Corda. Al Senato solo una: Manuela Serra, del Movimento 5 stelle, prima sarda a entrare a Palazzo Madama, se si esclude la marchigiana Luciana Sbarbati eletta nel 2008 nell’isola con l’Ulivo. Sempre i grillini, nel 2014, sono riusciti a eleggere la prima eurodeputata sarda: Giulia Moi. Infine, capitolo governo. In 71 anni di Repubblica e nessuna ministra sarda e solo due sottosegretarie: la Dc Maria Cocco nel secondo governo Leone e la dem Francesca Barracciu nel governo Renzi. (al.pi.)

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