La Nuova Sardegna

Rischio idrogeologico, il Governo stanzia 11,7 milioni per la Sardegna

Rischio idrogeologico, il Governo stanzia 11,7 milioni per la Sardegna

I fondi sono destinati alla progettazione di 23 interventi. Il ministro Galletti: «Necessario garantire sicurezza»

26 novembre 2017
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SASSARI. Ventitrè interventi di messa in sicurezza in situazioni a rischio idrogeologico: saranno progettati con i fondi stanziati dal Ministero dell’Ambiente. La somma a disposizione per l’isola è 11,7 milioni di euro, il valore delle opere supererà complessivamente i 420 milioni. Questa la distribuzione degli interventi nel territorio: 9 nel Cagliaritano, 6 in Ogliastra,2 nel Sassarese , in provincia di Oristano e nel Sulcis, 1 nel Nuorese e Nuoro e nel Medio Campidano. «Il fondo progettazione – afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – serve a velocizzare la lotta al dissesto specie nelle città ma soprattutto nei centri più piccoli, accelerando la definizione di progetti efficaci e realizzabili: per la Sardegna, Regione molto complessa sotto il profilo idrogeologico, c’è uno sforzo economico ingente che deve determinare migliori condizioni di sicurezza del territorio e insieme nuove opportunità di sviluppo» .

Di questi undici milioni finanziati dal ministero, oltre 2,2 serviranno a progettare le opere di adeguamento degli attraversamenti stradali esistenti sulla viabilità provinciale e comunale ad Assemini, in provincia di Cagliari. Vicino ai due milioni di euro (1,9) anche l’importo destinato a progettare gli interventi strutturali di superamento delle problematiche idrauliche connesse alla copertura dei canali nel comune di Cagliari.

Per il progetto di messa in sicurezza idraulica della città di Bosa, nella provincia di Oristano, sono previsti 1,4 milioni di euro, mentre per il centro abitato di Bitti, nel Nuorese, vi è oltre un milione di euro. Superano gli ottocentomila euro gli investimenti del governo nei progetti per le opere di salvaguardia nel bacino del Rio Mogoro a Terralba in provincia di Oristano (829 mila euro) e per la bassa valle Rio Coghinas a Valledoria nel Sassarese ( 857 mila euro). Per il progetto di mitigazione del rischio idraulico del Rio Mannu-Cixerri a Decimomannu nel cagliaritano previsti invece 771 mila euro.

Tra le altre località interessate dagli interventi ci sono Tertenia, Tortolì e Ilbono in Ogliastra, Furtei nel Medio Campidano, San Nicolò Gerrei, Bosa, Bitti e Bono. I fondi per la progettazione assegnati dal governo si aggiungono a quelli recentemente programmati dalla giunta Pigliaru per la realizzazione di circa 70 interventi di contrasto al dissesto idrogeologico. A disposizione ci sono oltre 90 milioni di euro provenienti dal Patto per la Sardegna siglato nel 2016 con il governo nazionale. Una parte degli interventi può partire subito: in cantiere la demolizione di ponti pericolosi e in alcuni casi la ricostruzione per complessivi 15 milioni di euro, di cui una quota importante riservata al ponte sul fiume Cedrino. La fetta più grossa dei finanziamenti, in seguito alla firma di un accordo di programma con il ministero, sarà destinata a lavori di manutenzione-demolizione dei can ali tombati: nell’isola il problema riguarda circa 40 Comuni, alcuni dei quali costruiti sopra il letto di fiumiciattoli coperti dal cemento. Una bomba a orologeria che dopo le recenti e gravissime alluvioni la Regione ha deciso di disinnescare.

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