Pensioni, ok della Cisl all’intesa
Mercoledì l’assemblea regionale a Cagliari: si parlerà delle proposte del governo
27 novembre 2017
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CAGLIARI. Si parlerà delle nuove proposte del governo sulle pensioni all’assemblea regionale della Cisl sarda, in programma mercoledì, alle 9.30, nei locali della Fiera di Cagliari. All’incontro parteciperà anche il segretario nazionale confederale Andrea Cuccello. Un appuntamento importante per esaminare le ricadute che le nuove regole pensionistiche avranno anche sui lavoratori e pensionati sardi.
«Con questo pacchetto si fa un passo in avanti – dice il segretario regionale della Cisl, Ignazio Ganga –, il governo Gentiloni, infatti, ha accolto molte delle richieste dei sindacati. In particolare, per quanto riguarda l’aumento dell’età pensionabile, che scatterà nel 2019, il sindacato è riuscito a lasciare fuori 30 mila lavoratori». Ganga non nasconde la soddisfazione per i risultati ottenuti dal pressing sul governo. «È la dimostrazione che quando il sindacato contratta i diritti aumentano e non diminuiscono per gli italiani. Questo vale a Roma come a Cagliari». Come spiega il segretario regionale della Cisl «con l’accordo appena sottoscritto dalla Cisl si supera il principio della immodificabilità della legge Fornero e si aprono nuove possibilità per arrivare a rinegoziare i termini di un sistema previdenziale che risponda alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori italiani. Un sistema pensionistico che, per liberare nuove risorse, dovrà arrivare alla separazione fra previdenza e assistenza, spostando quest’ultima a carico della fiscalità generale».
Grazie al nuovo pacchetto aumentano anche le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici e per le politiche occupazionali e formative, in particolare a favore dei giovani. L’obiettivo è sostenere la ripresa produttiva delle regioni del Mezzogiorno. Previsti infine interventi a sostegno del sistema produttivo industriale, che dovrà recuperare cicli di innovazione perduti per poter affrontare, attraverso il progetto “Industria 4.0”, la nuova rivoluzione produttiva in corso.
«Con questo pacchetto si fa un passo in avanti – dice il segretario regionale della Cisl, Ignazio Ganga –, il governo Gentiloni, infatti, ha accolto molte delle richieste dei sindacati. In particolare, per quanto riguarda l’aumento dell’età pensionabile, che scatterà nel 2019, il sindacato è riuscito a lasciare fuori 30 mila lavoratori». Ganga non nasconde la soddisfazione per i risultati ottenuti dal pressing sul governo. «È la dimostrazione che quando il sindacato contratta i diritti aumentano e non diminuiscono per gli italiani. Questo vale a Roma come a Cagliari». Come spiega il segretario regionale della Cisl «con l’accordo appena sottoscritto dalla Cisl si supera il principio della immodificabilità della legge Fornero e si aprono nuove possibilità per arrivare a rinegoziare i termini di un sistema previdenziale che risponda alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori italiani. Un sistema pensionistico che, per liberare nuove risorse, dovrà arrivare alla separazione fra previdenza e assistenza, spostando quest’ultima a carico della fiscalità generale».
Grazie al nuovo pacchetto aumentano anche le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici e per le politiche occupazionali e formative, in particolare a favore dei giovani. L’obiettivo è sostenere la ripresa produttiva delle regioni del Mezzogiorno. Previsti infine interventi a sostegno del sistema produttivo industriale, che dovrà recuperare cicli di innovazione perduti per poter affrontare, attraverso il progetto “Industria 4.0”, la nuova rivoluzione produttiva in corso.
