La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Quali sono gli incubi del passato, gli “scheletri” che riaffiorano improvvisamente? E chi può avere un peso così forte da terrorizzare una ragazza di 22 anni che - comunque - nella sua città avrebbe potuto trovare protezione. E anche soluzioni per la propria tutela? Gli interrogativi solcano una città divisa come sempre di fronte ai grandi fatti tra colpevolisti e innocentisti. L’attenzione si è improvvisamente spostata sui tre indagati, i due giovani di Porto Torres e la ragazza di un paese dell’hinterland che tra l’altro si trova fuori dalla Sardegna.

Cosa c’entrano con questa storia, e da che parte stanno nella vicenda degli scheletri che riaffiorano? Non ci sono certezze al momento, se non che i tre hanno frequentato Michela Deriu in ambienti comuni, pare anche a casa sua. E le loro strade possono essersi incrociate in situazioni che sembravano ormai relegate all’archivio della vita di ciascuno di loro. E ci sono forti dubbi sul fatto che fra i tre giovani indagati possa esserci il personaggio che avrebbe spaventato così tanto Michela al punto da spingerla fino al gesto estremo. La situazione era precipitata sicuramente negli ultimi giorni, e gli investigatori stanno valutando anche gli aspetti della scelta della ragazza di spostarsi improvvisamente alla Maddalena. Al momento non è chiaro se a casa dell’amica che l’ha ospitata sia accaduta qualcosa (un messaggio o altro), tanto da fare perdere ogni speranza a Michela. Forse anche per questo si scava nel passato, su storie degli ultimi tre anni, sulle frequentazioni e su ogni indizio che possa portare a scoprire che cosa è accaduto a Michela nella sua città prima del viaggio alla Maddalena.