La Nuova Sardegna

Caria: peste suina, la strategia della Regione

Caria: peste suina, la strategia della Regione

Faccia a faccia a Tramatza tra l’assessore all’Agricoltura e l’associazione degli allevatori

03 dicembre 2017
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TRAMATZA. L’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, ha incontrato a Tramatza l’associazione suinicoltori sardi per fare il punto sullo stato di salute del comparto alla luce delle restrizioni derivanti dalla presenza della Peste suina africana (Psa) che, da 39 anni, flagella il settore isolano. All’iniziativa hanno partecipato allevatori e rappresentanti delle associazioni di categoria agricola del territorio. Nel lungo faccia a faccia si è parlato di interventi da attuare nel breve e nel lungo periodo. L’associazione ha sollevato il problema dei blocchi alla movimentazione che seguono dopo la localizzazione dei focolai di Psa. Si è poi discussa l’intenzione di costruire una filiera del suino sardo e di rivisitare le norme che regolano gli allevamenti familiari che rischierebbero di mascherare micro allevamenti, che aggirando le leggi, immettono irregolarmente suini sul mercato. Altro tema sollevato è stato quello dello smaltimento delle carcasse che per i maiali, a causa della Psa, deve seguire particolari procedure. Negli ultimi mesi, dopo il sequestro da parte della Procura di Cagliari degli stabilimenti Agrolip di Macchiareddu, lo smaltimento degli scarti da macellazione ha creato difficoltà agli allevatori e la Regione è intervenuta con provvedimenti straordinari. Poi, la parola è passata all’assessore: «Questo comparto potrebbe avere molte potenzialità di sviluppo. Sul suinicolo, nei miei otto mesi di incarico, ho ricevuto documenti e proposte. Tuttavia il tema che affligge il comparto nasce nel 1978 con l'arrivo della Peste suina africana. Se non si debella la malattia non ci sarà mai un vero sviluppo per il settore». Caria ha anche aggiunto: «Questa problematica si può risolvere con uno scatto culturale, non solo con un intervento economico che valorizzi le potenzialità di un sistema che in Sardegna rischia di scomparire. Dal momento della sua istituzione, l’Unità di Progetto per l’eradicazione della Psa ha fatto tanti passi importanti nel creare le migliori condizioni per favorire l’emersione degli allevamenti illegali e la regolarizzazione anche delle situazioni più piccole. Il responsabile dell’Udp, Alessandro De Martini, si è preso responsabilità forti e coraggiose. Questo ha permesso di avere allevatori che oggi lavorano alla luce del sole, ma purtroppo c’è ancora chi continua ad alimentare l’illegalità con pratiche come il pascolo brado. Regione è stato fatto decine di incontri sul territorio che continueremo a fare nei prossimi mesi». Sul versante dello smaltimento degli scarti da macellazione Peri Luigi Caria ha annunciato che a breve usciranno i bandi, coperti con tre milioni di euro, che finanzieranno la costruzione di micro impianti per le singole aziende o di siti più grandi dove possano operare soggetti pubblici o, consorziandosi, più imprese del settore. Caria ha poi ricordato che a gennaio, quando si terranno gli Stati generali dell’Agricoltura, si potranno affrontare tutte le tematiche che riguardano il comparto».



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