La Nuova Sardegna

le testimonianze dei passeggeri atp in viale porto torres 

«Fermata pericolosa, troppo vicina alla strada»

«Fermata pericolosa, troppo vicina alla strada»

SASSARI. «Questa strada è troppo pericolosa, lo sapevano tutti che prima o poi qualcosa di brutto sarebbe capitato». Il giorno dopo la tragedia in cui hanno perso la vita Tonina e Salvatore Satta, i...

05 dicembre 2017
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SASSARI. «Questa strada è troppo pericolosa, lo sapevano tutti che prima o poi qualcosa di brutto sarebbe capitato». Il giorno dopo la tragedia in cui hanno perso la vita Tonina e Salvatore Satta, i commercianti del “Centro Commerciale Azzurro” che si trova a pochi metri dalla fermata dell’Atp in cui è avvenuto lo schianto, denunciano una situazione di estrema pericolosità. «Quella fermata è troppo vicina alla strada - commenta una commerciante - e specialmente nelle ore buie chi attende l’autobus corre seri rischi. E poi è assurdo - aggiunge la donna - che in un tratto di strada così trafficata non ci siano le strisce pedonali». In effetti raggiungere la fermata dell’autobus per chi arriva dal centro commerciale Auchan è un vero pericolo. Per attraversare le quattro corsie e raggiungere la fermata i pedoni devono prima superare le due corsie su cui corrono le auto in ingresso in città e poi - dopo la sosta sul cordolo centrale - le altre due corsie in cui sfrecciano le macchine in uscita da Sassari.

Ventiquattro ore dopo la tragedia, sotto la pensilina dell’Atp sotto la quale si erano riparati domenica mattina Tonina e Salvatore Satta, le sorelle Anna e Viviana Mantellini attendono gli autobus per rientrare rispettivamente a Ottava e a Li Punti. «È incredibile pensare che poteva capitare a chiunque di noi» commentano le due donne che quasi quotidianamente attendono il bus in quella fermata. «Quello che è successo è una vera disgrazia - commentano le due donne - e probabilmente nessun paletto di protezione avrebbe impedito all’auto di travolgere i coniugi Satta, però è vero che qui le macchine corrono troppo – aggiungono le sorelle Mantellini – servirebbero dei dissuasori per far diminuire la velocità e poi sono indispensabili le strisce pedonali». (l.f.)

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