La Nuova Sardegna

La protesta dei dipendenti di Forestas: "Non siamo braccianti agricoli"

La manifestazione di Cagliari (foto mario rosas)
La manifestazione di Cagliari (foto mario rosas)

Da tutta la Sardegna a Cagliari per reclamare l'inserimento nel contratto collettivo della Regione

05 dicembre 2017
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CAGLIARI. Giubbotti verdi con lo stemma dei Quattro Mori: sono inquadrati come braccianti agricoli, ma chiedono di rientrare nel contratto collettivo regionale. Per avere - spiegano in un volantino - una situazione lavorativa migliore: sia per i diritti sia sul versante economico. Per questo oggi 5 dicembre, non sono andati a lavorare e hanno aderito allo sciopero.

Non solo: sono partiti da Sassari, Tempio, Nuoro, Ogliastra, Oristanese e Iglesiente e con bandiere e striscioni si sono dati appuntamento davanti all'assessorato regionale del Personale a Cagliari. In tutto circa un migliaio di lavoratori. La manifestazione è organizzata dalle sigle autonome Sadirs, Confederdia e Snaf. «Vogliamo che la legge sia portata in consiglio- protestano i promotori dell'iniziativa- e vogliamo che sia l'assemblea regionale ad assumersi la responsabilità di dire che il contratto ci sarà riconosciuto».

Da viale Trieste il corteo, con fischietti e tamburi, si è diretto verso il Consiglio regionale. Con una tappa, però, all'inizio di via Roma all'assessorato dell'ambiente. «Perché - spiegano i dipendenti di Forestas - dopo lo sciopero di giugno non è stato fatto alcun passo avanti per la nostra vertenza? Tutte le questioni sono state definite e risolte ma si continua a far finta che siano impedimenti». I lavoratori chiedono parità di trattamento con gli altri dipendenti regionali. Ma anche all'interno di Forestas: «Ci sono al momento - protestano i sindacati - differenze di trattamento tra operai e impiegati».

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