La Nuova Sardegna

Il dolore dei familiari: vivevano in simbiosi

Nella casa a Li Punti i parenti della coppia sotto choc: due dei tre figli sono arrivati dalla Penisola

05 dicembre 2017
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SASSARI. Il salone dell’appartamento della famiglia Satta al piano terra di una palazzina di via Nicolò Piras, nel quartiere di Li Punti, la mattina dopo la tragedia è pieno di parenti di Tonina e Salvatore, accorsi in città per abbracciare i tre figli della coppia di commercianti in pensione, rimasti improvvisamente senza genitori.

«Vivevano in simbiosi - racconta Giuseppa Virdis, cugina di Tonina Satta - e insieme se ne sono andati». Salvatore Satta e la moglie si erano sposati a Pattada nel mese di dicembre del 1973 e tra qualche giorno avrebbero tagliato il traguardo dei 44 anni di matrimonio. Subito dopo le nozze la coppia si era trasferita in Germania per cercare lavoro. «In vita loro hanno fatto di tutto - continua Giuseppa Virdis - e negli ultimi anni si stavano godendo la pensione».

Dopo l’esperienza tedesca i coniugi Satta erano rientrati a Pattada e avevano aperto una piccola discoteca. All’inizio degli anni Ottanta il trasferimento a Sassari e l’apertura del primo mini market in via Porcellana. Poi il trasferimento in via Muroni e l’apertura di un secondo punto vendita in via Bellieni.

Da qualche anno Tonina e Salvatore avevano chiuso le attività e avevano deciso di dedicarsi alla famiglia, ma in tanti si ricordano ancora di loro per la cortesia e per l’estrema disponibilità. A settembre Tonina e Salvatore erano stati nella penisola per godersi un po’ i tre nipotini avuti dal primogenito Cristian che vive a Pavia e dalla figlia Angelica che vive a Maranello. Appresa la terribile notizia i due figli della coppia si sono messi in viaggio e ieri mattina hanno raggiunto il fratello piccolo Daniele a cui dopo la tragedia è toccato il triste compito del riconoscimento dei genitori in ospedale.

Domenica mattina il 22enne li stava aspettando a casa per pranzo e quando ha visto che tardavano e i telefoni squillavano a vuoto ha iniziato a preoccuparsi. «Quando ha letto su internet che una coppia aveva avuto un incidente in viale Porto Torres – racconta una parente – ha pensato al peggio. Poi insieme alla fidanzata si è recato sul luogo della tragedia, ma i suoi genitori erano già stati trasportati all’ospedale dalle ambulanze del 118. Solo quando è arrivato al Santissima Annunziata il giovane ha avuto la certezza di quello che aveva temuto. Solo stamattina, dopo che il medico legale effettuerà l’esame autoptico sui corpi o se lo riterrà opportuno una semplice ricognizione esterna, sarà fissata la data del funerale. (l.f.)

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