La Nuova Sardegna

Qualità delle carni bovine dall’Argea 732mila euro

di Antonello Palmas
Qualità delle carni bovine dall’Argea 732mila euro

Stanziate le risorse destinate a incrementare gli allevamenti d’eccellenza I fondi per l’acquisto di animali riproduttori delle razze Charolais e Limousine

07 dicembre 2017
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CAGLIARI. Tre quarti dell’importo di un milione di euro stanziato dalla Regione per le domande di finanziamento relative al bando per l’acquisto di bovini riproduttori per il miglioramento della qualità delle carni è stato già liquidato. A renderlo noto è l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (Argea Sardegna). Risultano liquidate 325 domande per un importo pari a poco più di 732mila euro. Si tratta di domande presentate nel corso del 2017 e i cui termini per quest’anno sono già scaduti; vengono gestite secondo l’ordine cronologico di presentazione.

La Sardegna ha delle vere eccellenze dell’intero panorama zootecnico nazionale nel settore dei bovini da carne, con particolare riferimento alla Gallura e alle razze Charolais e Limousine, i cui riproduttori (tori, ma anche fattrici) vengono solitamente acquistati in Francia, nazione trainante nella cura della selezione delle razze. E il miglioramento della qualità degli allevamenti è una necessità inderogabile se si vuole continuare a tenere alto il livello di produzione. L’investimento regionale viene considerato tra quelli ad alta resa, in grado di decuplicare sul piano economico negli anni quanto speso ora.

L’attività di liquidazione continuerà ancora nei prossimi giorni. Il provvedimento destina gli aiuti (pari al 40 per cento della spesa ammissibile) in regime de minimis a favore di allevatori singoli e associati per l’acquisto di animali riproduttori delle razze Charolais e Limousine, ma anche Piemontese, Chianina, Marchigiana, Romagnola, Podolica, Maremmana, Pezzata rossa (linea carne), Sarda, Sardo-Modicana, Sardo-Bruna. I riproduttori acquistati devono essere di provata qualità, ovvero iscritti nei libri genealogici o nei registri anagrafici di razza e avere massimo 5 anni di età. Ulteriori agevolazioni sono previste per i giovani agricoltori e per i beneficiari i cui allevamenti sono localizzati nelle zone montane e svantaggiate.

Si tratta di un intervento molto atteso per dare una boccata d’ossigeno a un settore che ha avuto danni dalla siccità e dalla crisi delle campagne, al pari di altri, ma che finora ha ottenuto meno soddisfazione a causa di qualche ritardo che aveva scatenato malumori. Le facilitazioni nell’acquisto di buoni riproduttori sono sicuramente in grado di dare una spinta all’economia della carne bovina.

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