La Nuova Sardegna

Siglata l’intesa con l’Enel, Berchidda venderà energia

di Dario Budroni
Siglata l’intesa con l’Enel, Berchidda venderà energia

Con l’accordo la società ha ceduto al Comune la gestione della rete elettrica. La Regione ha stanziato 2,5 milioni. Meno spese per cittadini e imprese

08 dicembre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





INVIATO A BERCHIDDA. L’energia che illuminerà Berchidda sarà intelligente. In altre parole il paese ai piedi del monte Limbara potrà abbattere i costi di consumo e puntare dritto all’autonomia energetica. Tutto passa per un piano che vede in prima linea Comune e Regione. Il sindaco Andrea Nieddu, ieri mattina, non a caso ha parlato di giornata storica. Il motivo è semplice: Berchidda, insieme solo a Benetutti, sarà il primo esempio di smart community in Sardegna. È qui che nascerà un modello energetico basato sulla sperimentazione e sullo sviluppo di reti intelligenti e di sistemi di accumulo dell’energia. A finanziare la rivoluzione è stata direttamente la Regione, perché l’obiettivo, prima o poi, è estendere questo tipo di modello a tutto il resto dell’isola. Una intenzione confermata dalla stessa Maria Grazia Piras, assessore regionale all’Industria.

Tutto al Comune. Nel linguaggio del 21esimo secolo, «smart community» sta per modello di sviluppo sostenibile, veloce, intelligente e capace di migliorare la vita dei cittadini e l’accesso alle risorse. È più o meno quello che accadrà a Berchidda. Ieri in una sala del municipio è stato compiuto il primo e importante passo. La società e-Distribuzione, del gruppo Enel, ha innanzitutto ceduto al Comune la gestione della rete elettrica dell’agro. Quella del centro abitato, invece, era già del Comune. In questo modo, visto che è l’ente locale a operare direttamente come azienda elettrica, Berchidda si trova in una condizione ideale per la sperimentazione studiata dalla Regione. Gli obiettivi finali sono sostanzialmente tre: promuovere l’autoconsumo istantaneo, massimizzare il consumo locale e abbattere i costi per imprese e cittadini.

La sperimentazione. La Regione ha dato una grossa mano per consentire al Comune di rilevare la titolarità dell’infrastruttura elettrica. In tutto a disposizione ci sono 2 milioni e 500mila euro. Così il Comune potrà soprattutto sostituire gli impianti esistenti con tecnologie di ultimissima generazione. «Per noi è una svolta epocale. Acquistiamo la rete elettrica in agro e diventiamo unico distributore – commenta il sindaco Andrea Nieddu –. Ora la sfida è costruire una rete intelligente e produrre energia da fonti rinnovabili per sperimentare un modello da esportare in tutto il territorio regionale. Puntiamo a far diventare il nostro servizio elettrico un centro di ricerca e di eccellenza che può attrarre nuovi investimenti privati e pubblici».

L’assessore. Particolarmente soddisfatta anche l’assessore Maria Grazia Piras. «Oltre all’acquisto delle reti in agro, il Comune, grazie alle risorse regionali, potrà ammodernare e rendere più efficienti le reti attraverso la realizzazione della smart grid – commenta l’assessore Piras –. Dallo sviluppo delle reti intelligenti possono trarne vantaggio anche le imprese e le start-up. Inoltre Berchidda può diventare attrattore di investimenti legati alla sperimentazione e alla ricerca. Siamo fiduciosi che tutto ciò garantirà opportunità di sviluppo e di occupazione». Alla firma di ieri hanno partecipato anche Antonio Satta, sindaco di Padru e vicepresidente del Consiglio delle autonomie locali, e il docente Alfonso Damiano, referente del piano energetico della Regione.

In Primo Piano

Video

Stefano Cherchi addio: a Sassari l'applauso della folla commossa per il fantino morto in Australia

Le nostre iniziative