La Nuova Sardegna

Tonno rosso, i pescatori: si può fare di più

di Gianni Bazzoni
Tonno rosso, i pescatori: si può fare di più

Soddisfazione per l’aumento delle quote voluto da Caria, ora si punta all’allargamento dei mercati

08 dicembre 2017
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SASSARI. «Apprezziamo l’iniziativa dell’assessore regionale Caria che ha chiesto al ministro Martina di destinare una parte dell’ aumento delle quote per l'Italia anche alle tonnare fisse della Sardegna, incremento peraltro già previsto. Quella delle quote del tonno rosso per i pescatori sardi è una battaglia che portiamo avanti da anni e che ora può finalmente essere vinta».

Così Gianni Pintus, presidente provinciale di Agci-Pesca che nei giorni scorsi aveva rilanciato l’esigenza di un intervento forte da parte della Regione nei confronti del Governo nazionale. E questo a maggior ragione dopo le ultime novità arrivate dall’assise in Marocco dove era stata ratificata l’indicazione per nuove quote tonno da concedere all’Italia.

«C'è una strada già avviata – ha detto Pintus – che porterebbe risultati ancora più soddisfacenti per i pescatori della nostra regione: mi riferisco all’ordine del giorno presentato come primi firmatari dai senatori sardi Silvio Lai e Luciano Uras e approvato nei giorni scorsi in Senato. L’ordine del giorno impegna infatti il Governo a destinare una quota del surplus che l’Unione Europea assegnerà all’Italia alle imbarcazioni da pesca artigianale della Sardegna e della Liguria. In questo modo finalmente anche le imbarcazioni sarde potrebbero accedere ai nuovi permessi di pesca del tonno rosso. In pratica quello che chiediamo da anni».

Il presidente provinciale dell’Agci-Pesca di Sassari sottolinea che l'applicazione dell’ordine del giorno avrebbe un impatto estremamente positivo per tutto il settore della pesca sarda.

«Possiamo valutare in circa 6 milioni di euro all’anno il giro di affari che si potrebbe generare la pesca del tonno rosso in Sardegna se le imbarcazioni della nostra regione potessero finalmente entrare in un mercato fino ad oggi ad esclusivo vantaggio delle navi siciliane e campane. Ma c'è anche un'esigenza di equilibrio e di corretta e più adeguata programmazione per le tonnare fisse che verrebbe soddisfatta grazie alla proposta Lai-Uras». Il documento approvato in Senato prevede anche di suddividere le quote ora indivise previste per le tre tonnare sarde in quote singole, come avviene per gli altri sistemi di pesca. «In definitiva – conclude Pintus – valutiamo positivamente l'intervento dell’assessore Caria ma chiediamo che venga dato pieno sostegno all'ordine del giorno approvato in Senato che aprirebbe di fatto una nuova stagione per i pescatori artigianali della Sardegna».



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