La Nuova Sardegna

Caricato da un cinghiale grave un cacciatore

di Luciano Onnis
Caricato da un cinghiale grave un cacciatore

Profonda ferita a una gamba per Fabrizio Mura, 52 anni, di San Nicolò d’Arcidano L’uomo è stato soccorso e trasportato in elicottero al Brotzu di Cagliari

11 dicembre 2017
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GUSPINI. Una battuta di caccia grossa, sui monti del Guspinese, ieri poteva trasformarsi in tragedia. Un cacciatore con funzioni di «battitore» mentre stava cercando di indirizzare la preda verso i fucilieri appostati poco distanti, è stato attaccato e azzannato a un polpaccio da un cinghiale inseguito e accerchiato dai cani.

L’attacco dell’animale è stato talmente violento al punto da provocargli una profonda ferita alla gamba: il polpaccio del cacciatore è stato ridotto in brandelli. A causa di una violenta emorragia difficile da arrestare, per la vittima è stato necessario l’intervento dell’eliambulanza del servizio del 118 gestito dai vigili del fuoco che lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove è stato ricoverato per la sutura delle numerose lacerazioni alla gamba.

L’incidente è accaduto ieri mattina sui monti di Guspini, in una zona impervia. Un cacciatore di San Nicolò d’Arcidano, Fabrizio Mura, 52 anni, è uscito all’alba per una battuta di caccia al cinghiale insieme ai suoi compagni, tutti compaesani. Nella compagnia di caccia grossa Fabrizio Mura aveva il ruolo di «battitore», vale a dire che aveva il compito di spaventare i cinghiali con urla o sparando tiri a salve per indirizzarli verso le posizioni di posta dove sono schierate le doppiette.

Alle prime luci dell’alba la squadra venatoria, di cui fa parte da lungo tempo il cacciatore ferito, aveva raggiunto la postazione prescelta per la battuta al cinghiale, sui monti di Gentilis, nel territorio di Guspini, sul versante sud-est del compendio di Monte Arcuentu, un’area particolarmente popolata dai cinghiali. Mura ha preso posizione sull’estremità di un’altura e da lì ha cominciato a urlare per indirizzare i cinghiali in transito verso le postazioni di sparo dei fucilieri. Erano da poco passate le 10 quando, a breve distanza, i cani hanno stanato e accerchiato un cinghiale, rincorrendolo nel suo tentativo di fuga. Quando l’animale inseguito e inferocito si è trovato davanti Fabrizio Mura, che aveva lasciato la sua postazione e raggiunto i cani, il cinghiale lo ha puntato e gli si è avventato contro azzannandolo a un polpaccio. Non è stato facile liberarsi dalla stretta rabbiosa dei denti dell’animale, circondato dai cani, che ha continuato ad azzannare alla gamba il cacciatore che per fortuna indossava pantaloni di un tessuto molto pesante.

Quando l’animale selvatico ha mollato la presa ed è fuggito, sono arrivati in aiuto i compagni di battuta appostati poco distanti. I compagni di Mura, dopo aver chiamato i soccorsi, sono intervenuti per bloccare l’emorragia alla gamba. Sul posto, un luogo molto impervio, sono arrivati gli uomini della stazione del Corpo forestale di Guspini e quelli del Soccorso alpino, mentre due ambulanze hanno dovuto fermarsi molto prima.

Il ferito è stato portato con una barella in un tratto meno impervio e qui è stato trasferito a bordo di un elicottero del 118 che lo ha trasportato immediatamente all’ospedale Brotzu di Cagliari.

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