La Nuova Sardegna

La stangata Imu e Tasi, i sassaresi pagano di più

di Silvia Sanna
La stangata Imu e Tasi, i sassaresi pagano di più

È la Provincia con il numero maggiore di seconde case: il 41,9% del totale. Per le abitazioni non principali niente esenzioni: il balzello si versa per intero

12 dicembre 2017
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SASSARI. Più seconde case e più Imu-Tasi: è Sassari la provincia in Sardegna dove è più bassa la percentuale di abitazioni principali e per questo esenti dal pagamento dei due balzelli. Per questo, in proporzione, nel Nord Sardegna i due tributi portano più denaro nelle casse dei Comuni e - in misura minore - in quelle dello Stato. A scorrere la classifica elaborata dal Sole 24 Ore si scopre che Sassari sta quattro punti e mezzo sotto la media nazionale: 58,1% di prime case a fronte del 62,6%. Significa che a livello nazionale quasi due italiani su 3 non pagano i tributi, a Sassari poco più di 1 su 2. Nel resto dell’isola la situazione è diversa: tra le province in testa c’é Cagliari, dove il 71,7% delle case è esente perché abitazione principale. A brevissima distanza Oristano con il 71%, poi Nuoro con il 62,6% di prime case e infine Sassari.

Prime e seconde case. La classifica tiene conto delle 4 province storiche, per cui Sassari comprende anche la Gallura, Nuoro l’Ogliastra e Cagliari il Medio Campidano e il Sulcis. Il dato che balza subito agli occhi arriva dal Nord Sardegna: sono 297.715 gli immobili privati censiti e di questi il 41,9% viene utilizzato come seconda casa, quasi sempre in estate e massimo per tre mesi all’anno. Si tratta di abitazioni che nei restanti 9 mesi rimangono chiuse oppure affittate per brevi periodi. Per questo sono soggette al pagamento dei tributi Imu e Tasi dal quale invece (già da due anni) sono esentate le abitazioni principali dove il proprietario o l’inquilino stabilisce la residenza. In tutti gli altri casi il tributo va pagato sulla base delle aliquote stabilite dai Comuni e sulla rendita catastale degli immobili. A livello nazionale è Aosta a dominare la classifica perché le seconde case corrispondono al 63,3% del totale. In provincia di Monza, invece, sono appena il 23%: il Comune non sorride, perché la percentuale altissima di prime case si traduce nell’esenzione dal pagamento per tre residenti su quattro.

Le aliquote. Considerato che dalle abitazioni principali non ricavano un euro, sono moltissimi i sindaci dei capoluoghi di Provincia che applicano l’aliquota massima dell’Imu – il 10,6 per mille – alla case affittate a canoni di mercato. Tra le quattordici città metropolitane di Italia che non hanno scelto di imporre il massimo balzello c’è Cagliari, insieme a Milano, Venezia e Napoli. Tutti i Comuni, per legge, hanno dovuto approvare le delibere Imu e Tasi entro il 28 ottobre: tutte sono pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze. Dal momento che per il secondo anno consecutivo è in vigore il blocco degli aumenti dei tributi locali, le amministrazioni avevano solo due possibilità: confermare gli importi precedenti o ritoccarli al ribasso. In quest’ultimo caso il saldo da versare entro il 18 dicembre sarà leggermente più basso rispetto all’acconto versato a giugno altrimenti sarà identico. Il calcolo è un pochino più complicato per chi ha acquistato o ereditato immobili nel corso dell'anno.

Esenzioni e riduzioni. L’esenzione è totale solo per la casa in cui si abita o si è residenti: chi ha acquistato il bene nel corso dell’anno ma non ha trasferito la residenza deve pagare sia l’Imu sia la Tasi come se fosse una seconda casa. Confermate le riduzioni per gli immobili in comodato a genitori o figli, parenti diretti: ogni Comune ha potere discrezionale, solitamente l’importo viene dimezzato. Tributi ridotti anche per le case date in locazione a canone concordato mentre non ci sono sconti, tutt’altro, per chi affitta a prezzo di mercato. In caso di multiproprietà ma un solo residente nell’immobile, l’esenzione spetta a lui mentre gli altri dovranno pagare l’imposta in riferimento alla quota di possesso.

Il caso Oristano. Se Sassari ha un numero record di seconde case, la provincia di Oristano ha un numero bassissimo di case affittate: appena 2239 su un totale di 85.344 immobili privati censiti.

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