La Nuova Sardegna

Traghetti, tariffe alle stelle: con l’aereo si spende meno

di Silvia Sanna
Traghetti, tariffe alle stelle: con l’aereo si spende meno

Con Tirrenia 900 euro per viaggiare in quattro a Natale, Alitalia si ferma a 550

13 dicembre 2017
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SASSARI. Natale d’oro in Sardegna, a meno che non si viaggi senza bagagli, senz’auto e magari anche senza famiglia. Nave o aereo, per chi prenota all’ultimo minuto il salasso è garantito. Anche per i residenti o nati nell’isola. E a sorpresa (ma non troppo) a pagare di più è chi decide di viaggiare con Tirrenia. Cioè la compagnia che gestisce la continuità territoriale marittima e che dovrebbe garantire servizio e prezzi accettabili tutto l’anno. Le dichiarazioni di Alessandro Onorato, vice presidente del gruppo, vanno in un’altra direzione: il dirigente ha detto che “non servono prezzi stracciati ma più qualità”. Dunque un numero maggiore di navi nel parco Moby-Tirrenia ma non tariffe più basse. Sicuramente non d’estate e non sotto Natale. Tutto il contrario rispetto a quanto annunciato due anni dal patron Vincenzo Onorato dal palco della Leopolda: tariffe più basse per tutti e tutto l’anno. E mentre la polemica si infiamma e si discute su come impostare la prossima continuità territoriale marittima, si scopre che con le altre compagnie si spende meno che con Tirrenia. E che l’aereo – con o senza tariffe agevolate – può essere una buona alternativa.

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La prenotazione. Nella simulazione a partire per le vacanze di Natale è la famiglia tipo: padre, madre e due figli di età inferiore ai 12 anni. Quando viaggia in nave la famiglia ha l’auto al seguito e per comodità sceglie una sistemazione in una cabina con quattro posti. Le date prese in considerazione sono il 23 dicembre per l’andata e il 4 gennaio per il rientro a casa. In alcuni casi le date possono variare di uno o due giorni per assenza di collegamenti. In ogni caso la simulazione prende in esame le tariffe più convenienti, ipotizzando che il nucleo familiare, o almeno uno dei componenti, sia residente o nativo della Sardegna e per questo usufruisce – quando sono previste – di agevolazioni tariffarie.

I costi. È Tirrenia a guidare la classifica: per arrivare in Sardegna con la nave Livorno-Olbia la famiglia tipo spende 899,23 euro. Una prenotazione anticipata avrebbe sicuramente consentito di risparmiare e godere di eventuali offerte. Ma chi ha deciso solo ora di trascorrere le vacanze di Natale nell’isola deve sborsare questa cifra a meno che non decida di rinunciare alla cabina accontentandosi di una poltrona o di un passaggio ponte. Oppure può scegliere un’altra compagnia: ieri mattina la Grimaldi offriva lo stesso viaggio alle medesime condizioni a 296,32 euro (con partenza anticipata al 22 dicembre). Poche ore dopo, nel tardo pomeriggio, il costo era già lievitato sino a circa 350 euro. Più o meno lo stesso importo che viene fuori da una prenotazione con Sardinia Ferries nella rotta Livorno-Golfo Aranci: 367,19 euro. Un mese fa lo stesso viaggio costava un centinaio di euro in meno. Sono 441,43 euro gli euro da sborsare con Moby, l’altra compagnia del gruppo Onorato, che propone tariffe molto più convenienti rispetto a Tirrenia. E in aereo? Il biglietto più caro è quello Alitalia: nel collegamento Milano -Alghero in continuità territoriale la famiglia tipo sborsa sotto Natale 550,42 euro. Segue Blue Air, la compagnia romena che in via provvisoria gestisce la continuità da Alghero per Roma: il biglietto andata e ritorno per quattro costa 493,86 euro. In coda Meridiana e un collegamento non a tariffa agevolata: l’andata e ritorno Bologna-Olbia vale 282,32 euro.

Onorato cambia strategia. A maggio di due anni fa, l’annuncio di fronte alla platea di renziani riuniti alla Leopolda. L’armatore Vincenzo Onorato aveva scelto l’happening del Matteo nazionale per battezzare la Tirrenia low cost: una tariffa unica, tutto l’anno, per i sardi residenti e nativi e sconti per le famiglie, d’inverno come in estate. Un “miracolo” compiuto grazie all’accordo tra l’armatore e il governo, con la Regione a fare da spettatrice. Arrivarono molti applausi alla notizia che per un passaggio ponte sarebbero bastati 14 euro, anche se in realtà fu chiaro quasi subito che bisognava aggiungerne altri 20 tra tasse e supplementi. Con uno sconto finale, di soli 4 euro. Ma Onorato andò oltre: «Taglieremo anche le tariffe per i non residenti, garantiremo a tutti prezzi più bassi e penseremo alle famiglie». Di questi proclami e soprattutto di queste tariffe non resta traccia.

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