La Nuova Sardegna

Alcoa, tra 2 mesi cessione a Sider Alloys

di Tamara Peddis
Alcoa, tra 2 mesi cessione a Sider Alloys

Il ministro Calenda ai sindacati: «Vicini al risultato, il 22 sarò a Portovesme». Pigliaru: «Eravamo in pochissimi a crederci» 

15 dicembre 2017
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PORTOVESME. Entro il 15 febbraio 2018 lo stabilimento ex Alcoa di Portovesme passerà nelle mani del nuovo acquirente Sider Alloys, la società svizzera interessata alla produzione di alluminio nel polo industriale del Sulcis Iglesiente. È stato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ad annunciarlo ai sindacati, ieri a Roma insieme ai rappresentanti della Regione. «Un passo avanti molto significativo – ha affermato il ministro –. Abbiamo dovuto superare molte difficoltà ma siamo molto vicini al risultato». Terminata la fase istruttoria con la multinazionale americana Alcoa, adesso l'attenzione del governo pare concentrarsi nel passaggio dello stabilimento a Invitalia, l'agenzia nazionale che si occupa di investimenti e da questa poi alla società Sider Alloys con un accordo che dovrebbe definirsi in toto proprio entro il 15 febbraio. Prima di questa data andrà costruito e sottoscritto con le istituzioni locali un accordo di programma che favorisca l’investimento e il riavvio della produzione.

C'è un'altra data importante: l'11 gennaio è previsto un incontro dei sindacati con i vertici della Sider Alloys. «Sarà una riunione in cui si valuterà il progetto della società svizzera – dice Rino Barca, segretario regionale Fsm Cisl – capiremo quale sarà il piano industriale, gli investimenti, l'organizzazione del lavoro, visto che la società ha detto di voler arrivare alla piena produzione di alluminio e ha parlato anche di altre produzioni aggiuntive come billette e vergelle, un fatto che ci fa ben sperare per il numero dei lavoratori che potrebbero entrare nel ciclo produttivo».

Prima di queste date che definiranno l'acquisizione della fabbrica di alluminio, il 22 dicembre il ministro Calenda arriverà in Sardegna per incontrare davanti ai cancelli dello stabilimento di Portovesme i lavoratori, come lui stesso ha scritto ieri su Twitter in risposta a un operaio: «I festeggiamenti li rimandiamo a quando uscirà dalla fabbrica il primo prodotto, in questi casi meglio essere prudenti e scaramantici. Però vengo il 22 a trovarvi al presidio. La pizza la porto io». Il ministro, insieme a Renzi, Delrio e De Vincenti, è stato citato dal governatore Francesco Pigliaru tra gli artefici della svolta. «Eravamo in pochissimi a crederci, noi ci abbiamo lavorato da subito e adesso siamo molto vicini al risultato – ha dichiarato – quando capita di occuparsi di queste vertenze è fondamentale insistere e fare lavoro di squadra». «La futura acquisizione dello stabilimento Alcoa – il commento del segretario del Pd, Giuseppe Luigi Cucca – è un risultato straordinario per la Sardegna, ottenuto grazie all'intervento decisivo della Regione che ha saputo incalzare il governo per porre fine a un'annosa vertenza».

Molto cauto Maurizio Landini della segreteria nazionale Cgil. «Un'azienda che dice che vuole investire è una buona notizia, però prima di esultare è meglio che la partita finisca». Per Marco Bentivogli, segretario generale dei metalmeccanici della Fim Cisl è «una buona notizia che vale il doppio sul fronte dell’industria italiana, visto che parliamo dell’ex-Alcoa di Portovesme, ferma da quando l’azienda formalizzò la volontà di chiudere il sito sardo». La fabbrica ex Alcoa ha chiuso i battenti nel 2012, mettendo fuori dal ciclo produttivo circa 400 lavoratori diretti e altre tanti delle ditte d'appalto.

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