La Nuova Sardegna

Areus, ancora un anno di attesa

Sanità, il nuovo sistema di emergenza-urgenza a regime solo a fine 2018

15 dicembre 2017
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CAGLIARI. Elisoccorso a parte, che dovrebbe decollare prima dell’estate, sarà necessario un anno perché l’Azienda per le emergenze-urgenze entri a pieno regime. Sarà una corsa a tappe, con i tempi decisi dalla Regione per il passaggio di consegne dall’Asl unica all’Areus. Il primo passaggio durerà quattro mesi, da gennaio ad aprile, con «il monitoraggio di beni, crediti, debiti e del personale che dovranno passare da un’azienda all’altra». Sarà questa la fase di lancio, per capire – secondo quelle che saranno le direttive del manager Giorgio Lenzotti e del direttore sanitario Piero Delogu – quale dovrà essere la «dotazione del servizio regionale», e soprattutto tracciare i «confini delle competenze fra le diverse aziende sanitarie, per evitare conflitti e sovrapposizioni». Dopo il monitoraggio, da aprile e fino a dicembre dovrà essere invece deciso, scrive la Regione, «l’assetto gestionale e organizzativo definitivo dell’Azienda, con gli obiettivi che dovranno far parte del primo piano operativo dell’Areus». Per la fase di avvio la giunta ha messo a disposizione 2,5 milioni, mentre il costo finale dovrebbe essere intorno ai 67 milioni. È la legge del 2014 a mettere nero su bianco quali dovranno essere le competenze dell’Areus e quali «i rapporti dovrà avere con l’Azienda unica, l’Ats, col Brotzu e le due miste di Cagliari e Sassari». In buona sostanza, con il prossimo avvio del numero unico, il 112, sarà l’Areus a dover organizzare e gestire le emergenze. Lo farà in due modi: con la rete delle ambulanze, in cui il ruolo dei volontari sarà fondamentale, e con l’elisoccorso, servizio che dovrebbe partire però molto prima, a giugno, che avrà tre basi: Cagliari e Alghero, operative dodici ore su ventiquattro e quella di Olbia, che invece coprirà l’intera giornata, per garantire anche gli interventi notturni a La Maddalena. Il nuovo sistema, quando entrerà a pieno regime, prenderà il posto dell’attuale 118, oggi diviso in due centrali, una a Cagliari e l’altra a Sassari. Duro il commento del coordinatore di Forza Italia, Ugo Cappellacci. «La Regione si è esibita in un penoso copia-incolla del modello Lombardia, con il risultato che l’Areus sarà solo un’azienda fantasma e a gestire il sistema sarà ancora l’Ats».

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