La Nuova Sardegna

La Costa Smeralda rinnova gli hotel: 120 milioni per il restyling

di Serena Lullia
L'hotel Cala di Volpe
L'hotel Cala di Volpe

La Smeralda holding illustra un piano di interventi di 5 anni: il via dal Cala di Volpe L’ad Ferraro punta agli under 40: «Miglioreremo l’offerta di ristoranti e spa»

15 dicembre 2017
4 MINUTI DI LETTURA





INVIATA A MILANO . Più giovane e intrigante. La bella signora del turismo di lusso investe 120 milioni di euro per tagliarsi l’età e levigare le rughe da cinquantenne. La Costa Smeralda finirà sotto i bisturi già nel 2018, ma l’intervento anti-age pensato dal Qatar durerà cinque anni. Fino al 2022. Con una immagine più fresca la regina della vacanza a cinque stelle dovrà conquistare il cuore dei giovani magnati che oggi la snobbano per Ibiza e Mykonos. Il primo intervento da 30 milioni di euro avrà due step. A inizio anno e il prossimo inverno.

Per la prima volta l’hotel Cala di Volpe, la stella più brillante del firmamento alberghiero qatarino, verrà ristrutturata. Su quattro stanze campione l’architetto designer francese, Bruno Moinard, sperimenterà la sua matita di lusso. Verranno inaugurati i centri benessere dell’hotel Romazzino e del Pitrizza, saranno ristrutturati alcuni ristoranti. Tutti i lavori saranno assegnati con bandi pubblici a imprese sarde. Ma il piano non prevede nuovo cemento lungo la costa. Porto Cervo potrà lucidare solo i gioielli che già possiede. «Le leggi urbanistiche della Sardegna non consentono di costruire nuovi hotel», sottolinea Mario Ferraro, amministratore delegato del gruppo Smeralda holding e vice presidente del Consorzio Costa Smeralda.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.16245598:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.16245598:1653454067/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Pioggia di milioni. Il piano antietà 2018-2022 è il primo vero investimento da quando il Qatar ha acquistato la Costa Smeralda nel 2012. 120 milioni di euro spalmati su cinque anni. Tra gli obiettivi dichiarati, far innamorare i ricchi vacanzieri tra i 30 e i 40 anni. «Un target che frequenta poco la Costa Smeralda – spiega l’ad Ferraro –. La scommessa è rendere intrigante la destinazione turistica per questa fascia di vacanzieri e riposizionare Porto Cervo sul mercato mondiale». Nessuno pensi però che la regale Costa Smeralda voglia vestirsi da Ibiza o Mykonos. «Intendiamo diversificare i ristoranti di Porto Cervo, migliorare l’offerta dei centri benessere, creare dei beach club anche in collaborazione con un brand internazionale – aggiunge Ferraro –. Quattro in tutto, uno per hotel. I primi due saranno attivi già dal 2018, gli altri due dal 2019. In questo modo andremo ad ampliare il target market raggiungendo un segmento turistico che oggi ci sfugge».

Porto Cervo pedonale. Il piano qatarino guarda anche a interventi extra alberghieri. Tra questi un percorso pedonale che permetta ai turisti di andare dall’hotel Romazzino a Porto Cervo a piedi. «I primi due anelli, quello da Romazzino al bivio del Pevero e quello intorno al borgo saranno realizzati già quest’inverno – precisa Ferraro –. Poi completeremo gli altri nel tempo».

Più parcheggi. I posti auto a Porto Cervo sono più rari dei panda. Durante l’estate le auto sono costrette ad arrampicarsi su aiuole e marciapiedi. Immagini che fanno a pugni con l’eleganza di una destinazione turistica esclusiva. Smeralda holding dialoga con il Comune di Arzachena per trasformare alcuni terreni standard all’ingresso del borgo in aree di sosta. Se l’accordo con l’ente locale andrà a buon fine ci saranno 250 parcheggi in più.

Stagione lunga. La mini stagione smeralda appartiene al passato. Con orgoglio l’ad Ferraro rivendica il risultato di una lunga estate. Cinque settimane in totale di apertura in più tra i quattro alberghi. «In passato la stagione cominciava a fine giugno e finiva ai primi di settembre – ricorda Ferraro –. Nel 2017 l’ultimo hotel ha chiuso a ottobre. Ma dal 2018 faremo di più». Le luci della Costa Smeralda si accenderanno già a metà aprile. Una inaugurazione nel nome della cultura con il Premio letterario Costa Smeralda.

Nessun nuovo hotel. Per il momento il Qatar costruirà l’immagine della Costa Smeralda del 2022 senza nuovi hotel. Congelati i progetti di altri alberghi a 5 stelle. «Possediamo 2300 ettari, quasi tutti inedificabili – commenta Ferraro –. Le attuali leggi urbanistiche regionali non consentono di realizzare nuove costruzioni. Il nostro piano di investimenti per ora si concentra sulle ristrutturazioni dell’esistente. Se poi mi si chiede se ritengo necessaria la costruzione di nuovi alberghi in Costa Smeralda rispondo di sì. A breve andremo a saturazione dei posti letto disponibili. Senza nuove strutture non potremo crescere. Ma allo stato attuale non sono previsti altri hotel».

©RIPRODUZIONE RISERVATA


 

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative