La Nuova Sardegna

Spinte e urla agli alunni sospesa una maestra

di Gianni Bazzoni
Spinte e urla agli alunni sospesa una maestra

Choc in un paese del Sassarese: le azioni dell’insegnante riprese dalle telecamere

15 dicembre 2017
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SASSARI. La misura cautelare che la mette fuori dalla scuola per sette mesi è stata emessa dal giudice del Tribunale di Tempio su richiesta della procura della Repubblica e le è stato notificato dai carabinieri della stazione di Perfugas. Lei è un’insegnante elementare di 50 anni che presta servizio in un piccolo centro tra il Sassarese e la Gallura.

L’ordinanza applicativa della sospensione dall’esercizio del servizio pubblico di insegnante è stata emessa perché alla maestra viene contestato il reato di maltrattamenti nei confronti dei suoi alunni. Una accusa pesante, tra le peggiori che possano essere rivolte nei confronti di chi sceglie la “missione” di educare e formare le generazioni future. L’indagine era partita in sordina a gennaio, dopo la denuncia di un genitore che si era allarmato per i comportamenti del figlio che era diventato - senza apparenti motivi - taciturno e sempre più spaventato quando si avvicinava il momento di andare a scuola. Il padre era riuscito con pazienza a raccogliere le confidenze del bambino e aveva raccontato tutto ai carabinieri.

I militari - per cercare riscontri e valutare l’atteggiamento dell’insegnante - su disposizione della Procura di Tempio avevano installato le telecamere in classe. E dalle immagini registrate sarebbero arrivate le conferme a quanto denunciato dal padre del bambino. Gli investigatori, infatti, avrebbero documentato ripetuti episodi di maltrattamenti posti in essere dalla maestra durante le lezioni.

Secondo quanto emerso dall’attività investigativa, la donna avrebbe utilizzato «come forma di comunicazione le mani», strattonando i giovanissimi allievi, mortificandoli e urlandogli contro minacce e ingiurie.

I comportamenti dell’insegnante e i trattamenti vessatori nei confronti degli alunni non avrebbero mai provocato lesioni personali ai bambini, ma l’inchiesta avrebbe permesso di appurare che alcuni alunni «a causa degli abusi psicologici erano terrorizzati dalla loro maestra, tanto da manifestare un repentino cambiamento di umore accompagnato da problemi comportamentali e da ansia».

Una forma di violenza che ha convinto il magistrato - dopo il rapporto presentato dai carabinieri - a chiedere l’emissione della misura cautelare che è stata disposta dal giudice del Tribunale di Tempio. Ora la maestra starà fuori dalla scuola fine alla fine dell’anno scolastico. E soprattutto deve difendersi dall’accusa di avere maltrattato i bambini.

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