La Nuova Sardegna

Fassino a caccia di alleati: «Intesa con Psd’Az e Pds»

di Stefano Ambu
Fassino a caccia di alleati: «Intesa con Psd’Az e Pds»

L’ex sindaco di Torino nell’isola con l’idea di creare una coalizione allargata «Sono interlocutori importanti, insieme per evitare i populisti e il centrodestra»

16 dicembre 2017
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CAGLIARI . È il momento dell'autonomia. Almeno in vista delle elezioni. Dopo le proposte di unità di Matteo Salvini arriva il corteggiamento anche del Pd. Il dirigente dei Democratici, Piero Fassino, lo ha detto chiaramente a margine della prima giornata della Borsa Italo-araba partita ieri pomeriggio a Cagliari. «Stiamo costruendo una coalizione larga e inclusiva – ha detto – avendo come interlocutori anche i movimenti e i partiti che hanno una forte connotazione autonomista e regionalista». E ha fatto anche i nomi: «È evidente che guardiamo al Partito sardo d’azione e al Partito dei sardi come interlocutori importanti – ha detto – perché riteniamo che su questo terreno c'è una convergenza culturale, politica e programmatica che può facilitare un'intesa elettorale». Lo sciopero dei voli e le difficoltà che hanno costretto Fassino ad atterrare ad Alghero e non a Cagliari nel pomeriggio – e soprattutto a lasciare l'isola questa mattina – potrebbero aver agevolato e resto meno frettoloso il programma di appuntamenti: «Incontrerò i dirigenti di questi movimenti e di questi partiti – ha spiegato – proponendo, come sta facendo il presidente regionale del Pd, una alleanza elettorale che consenta di presentarci agli elettori sardi insieme e con un programma che abbia qui il suo fulcro». Fassino fa il mediatore: «Mi sembra che i tasselli della coalizione si stiano componendo. Nei prossimi giorni dovrebbe formalizzarsi la costituzione di un polo progressista centrista. È in stato avanzato il confronto con Emma Bonino e i radicali: un confronto particolarmente proficuo sui temi europei. Contiamo entro la prossima settimana di dare vita a una coalizione larga, con un programma di innovazione e riforme che parli al Paese. E che sia un programma che sottragga l'Italia al doppio rischio di una deriva populista o di tornare essere governati da un centrodestra che oggi è più insidioso perché caratterizzato dall'estremismo di Salvini». E in questa chiave di cucitura era importante la presenza alla prima giornata della Borsa del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, che nei giorni scorsi aveva già parlato con Fassino. La posizione del primo cittadino del capoluogo sardo sembra sempre più definita: nessuna candidatura personale, ma pieno appoggio al progetto di centrosinistra in vista delle elezioni.



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